martedì 30 maggio 2017
Brexit e sicurezza non frenano il business della compagnia. Il direttore finanziario: non siamo interessati ad Alitalia
La low cost vola alto: utile in aumento del 6%
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Ryanair ha registrato nell'esercizio 2016-2017 un utile netto in crescita del 6% a 1,316 miliardi di euro. I ricavi sono aumentati del 2% a 6,648 miliardi. Il ceo Michael ÒLeary esprime soddisfazione per i risultati raggiunti "nonostante le difficili condizioni commerciali nell'esercizio fiscale, causate da una serie di eventi legati alla sicurezza in città europee, uno switch di capacità charter dal Nord Africa, Turchia ed Egitto all'Europa continentale e un deciso calo nella sterlina in seguito al voto di giugno 2016 sulla Brexit - afferma in una nota -. Abbiamo reagito a queste sfide migliorando la nostra esperienza, e stimolando la crescita con tariffe inferiori". Per l'esercizio che si chiuderà nel marzo 2018 Ryanair si attende ora un aumento dell'8% dell'utile a 1,4-1,25 miliardi, richiamando l'attenzione degli investitori sui rischi di sviluppi negativi nella Brexit, su nuove emergenze sicurezza nelle città europee che potrebbero inficiare la fiducia dei consumatori.

Ryanair non è interessata ad acquistare Alitalia e si attende che l'ex compagnia di bandiera sopravviverà "probabilmente come operatore di lungo raggio", del resto "esiste da 70 anni". Lo ha detto il direttore finanziario di Ryanair, Neil Sorahan, in un'intervista a Bloomberg Television. Sicuramente dopo la ristrutturazione di Alitalia "saremo disposti a collaborare con loro" per le connessioni con i voli di lungo raggio, ha spiegato Sorahan, ma "per noi non credo che l'M&A porterebbe a un grande successo nel corso degli anni e in alcun caso". La compagnia intende proseguire "con una crescita organica" in Italia, ha spiegato.

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