
I giovani ricercatori premiati a Rimini
Assegnati oggi a Rimini, nell’ambito del 38° Congresso Sif (Società Italiana di Farmacologia), da Giorgio Cantelli Forti, presidente della Sif, e Massimo Visentin, componente di Giunta e presidente del Gruppo Vaccini di Farmindustria.
I premi, di 5mila euro ciascuno per ricerche farmacologiche, sono stati istituiti nel 2000 nell’ambito della collaborazione tra Farmindustria e Sif per intensificare la ricerca scientifica e rafforzare il legame tra Università e Imprese. Un riconoscimento dedicato ai giovani che con i loro studi hanno dimostrato idee innovative e voglia di fare. E soprattutto capacità di superare gli ostacoli perché la Ricerca ha bisogno del loro entusiasmo e della loro volontà. Puntare sui giovani significa infatti puntare sul futuro. E questo si propongono Farmindustria e Sif che in 17 anni hanno premiato 175 ricercatori pubblici e privati.
A vincere il premio quest’anno sono soprattutto le donne che così consolidano il primato nel campo della ricerca. Ecco i nomi:
Marta Busnelli - Cnr, Istituto di Neuroscienze e Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Università degli Studi di Milano;
Elena Conte - Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Bari;
Raffaele Coppini - Dipartimento Neurofarba, Università degli Studi di Firenze;
Maddalena Mereu - Dipartimento di Scienze del Farmaco, Seconda Università degli Studi di Padova;
Emanuela Mhillaj - Istituto di Farmacologia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma;
Carolina Pellegrini - Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Pisa;
Adele Romano - Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia «V. Erspamer», Sapienza Università di Roma;
Cristina Scavone - Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli»;
Giulia Sita - Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, Alma Mater Studiorum Università di Bologna;
Erica Zamberletti - Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita, Università degli Studi dell’Insubria.