giovedì 11 marzo 2021
Una modifica al codice del lavoro sancisce l'obbligo di considerare i ciclo-fattorini "salariati". Il ministro Diaz: noi primi in Europa
La Spagna introduce nuove tutele per i rider

La Spagna introduce nuove tutele per i rider

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Il governo spagnolo e le parti sociali hanno raggiunto un accordo per introdurre nel codice del lavoro una "presunzione di lavoro salariato" per i rider che consegnano pasti a domicilio. Queste persone "ora sono dipendenti e potranno beneficiare di tutte le tutele" derivanti da questo status, ha annunciato il ministro del Lavoro Yolanda Diaz, sottolineando che la Spagna è stata "il primo Paese Ue a legiferare in materia".In Italia il dibattito sulla regolamentazione dei rider è stato riacceso dalle conclusioni dell'inchiesta della procura di Milano, avviata oltre un anno e mezzo fa. A fine febbraio il procuratore capo Francesco Greco ha spiegato le ragioini che hanno portato ad elevare ammende per 733 milioni di euro alle principali aziende di delivery che operano in Italia ma soprattutto l'imposizione di trasformare i contratti dei rider: da lavoratori autonomi dovranno passare allo status di parasubordinati, cioè co.co.co, con contratto di lavoro coordinato e continuativo. In 60.000 dovranno essere regolarizzati.

In Spagna questo processo è già andato a buon fine. Il testo giuridico finale sui rider, come ha riportato El Pais, è costituito da una pagina con un solo articolo. Per arrivarci sono stati necessari cinque mesi di negoziati. La prima sezione obbliga le aziende a fornire informazioni ai comitati aziendali su "algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale" che influenzano le condizioni di lavoro. La seconda stabilisce che i distributori siano salariati delle piattaforme e non lavoratori autonomi . La prima parte è una novità inaspettata: l'obbligo delle aziende di informare i rappresentanti dei lavoratori sui parametri su cui si basano gli algoritmi o i sistemi di intelligenza artificiale, utilizzati sempre di più per valutare il lavoro, assegnare le mansioni o addirittura decidere sull'assunzione o meno. La nuova legge avrà un periodo di transizione di tre mesi peressere applicata. Questo darà tempo alle aziende di adattarsi alla nuova situazione.

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