venerdì 3 agosto 2012
​Succede nel 30% delle imprese italiane: lo rivela un’indagine condotta Robert Half su un campione di circa 100 direttori del personale.
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​Il 30% delle aziende italiane concede promozioni ai dipendenti senza riconoscere contestualmente nessun aumento di stipendio: lo rivela un’indagine condotta dalla società di ricerca di personale qualificato Robert Half su un campione di circa 100 direttori del personale.Le ragioni delle aziende che operano questa scelta sono per la maggior parte (47%) legate all’esigenza di provare preventivamente il lavoratore in un determinato ruolo, quindi promuovendolo senza adeguare temporaneamente la retribuzione e riservandosi di verificarne le capacità. Per il 19% dei casi la motivazione è invece legata a blocchi salariali o a livelli retributivi come da contratto, mentre per l’11% è vincolata a un’offerta di lavoro flessibile o a premi legati ai risultati.“Non adeguare la retribuzione al carico di responsabilità e alle mansioni richieste non è una scelta strategica per le aziende - spiega Carlo Caporale, associate director di Robert Half - semmai è un necessario adeguamento al periodo di contrazione economica e alla variabilità del mercato. Ci si aspetta comunque che siano scelte solo provvisorie e sempre ampiamente giustificate con i dipendenti, ad esempio per rigidità contrattuali o per periodi di prova temporanei, da rivedersi in tempi piuttosto brevi, di modo che la motivazione non cali. Vero anche che la parte economica è solo una, e spesso non la principale, leva motivazionale”.
 
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