lunedì 25 marzo 2013
​L'amministratore delegato del marchio coreano in Italia: "Così il mercato auto crescerebbe del 15%". E al nuovo governo chiede una revisione della tassazione sulle vetture aziendali e sul noleggio a lungo termine
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 ''Penso che quest'anno il mercato dell'auto in Italia potrebbe essere anche inferiore agli 1,3 milioni stimati da Unrae, soprattutto se prosegue questo trend''. Che potrebbe pero' essere invertito con un incremento delle vendite di almeno il 15% se ''le banche italiane tornassero a fare il loro mestiere e riaprissero i cordoni della borsa''.
 
La ricetta, in un'intervista rilasciata all'Ansa, è dell'amministratore delegato di Kia Motors Italia, Giuseppe Bitti, secondo cui ''se l'apertura del credito riguardasse il sistema aziendale e non solo i privati la domanda di nuove auto potrebbe anche superare il 15%''. Bitti, che ha parlato ai giurati del premio Top manager Italia 2012 assegnatogli dal mensile InterautoNews, ha poi aggiunto che tra le misure di stimolo alla domanda che chiederebbe subito al nuovo Governo ci sarebbero due interventi, diretti rispettivamente al mondo delle auto aziendali e a quello dei giovani, che al momento rappresentano appena il 9% dei nuovi proprietari di automobili.
 
''Sia la revisione della tassazione sulle auto aziendali, in Italia fortemente peggiorativa rispetto a quella applicata in altri paesi europei concorrenti, che la definizione di una formula che favorisca il noleggio a lungo termine per i privati con una rata complessiva definita che comprenda anche l'assicurazione auto, sarebbero - ha detto l'amministratore delegato di Kia Motors Italia - un volano per il mercato''.
 
Come fa - si è chiesto Bitti, ''un neopatentato ad acquistare un'auto se deve spendere altri 1.000-1.500 euro per pagare l'assicurazione perchè deve entrare in Classe 14? Se invece sa di poter spendere solo 400 euro al mese e magari il giorno dopo può anche risparmiare 100 euro di carburante, allora potrebbe essere un vantaggio''.
 
Al momento, comunque, la situazione è in totale stallo e ''se continua questo trend - ha sottolineato Bitti - prevedo un ulteriore ridimensionamento della rete, perche' con un mercato di appena 1,3 milioni i costi sostenuti dai marchi generalisti non sono piu' sostenibili''. Solo ''adottando queste misure strutturali'', secondo Bitti si puo' sperare un domani di tornare a 1,5-1,6 milioni di vetture. Un domani che però al momento è difficile da collocare nel tempo, ''perche' la ripresa del mercato dell'auto in Italia dipende da fattori esterni. Uno molto importante sarà l'export. Se il prossimo Governo adotterà misure per sostenerlo l'occupazione potrà ripartire e questo potrebbe innescare il rilancio''.
 
Comunque, nonostante le difficoltà del momento, le vendite Kia in Italia continuano a marciare. Nel 2013 Bitti prevede un incremento delle vendite intorno al 9%. ''Lo scorso anno abbiamo immatricolato 27.000 unità e quest'anno, con la nuova gamma a Gpl e il lancio in primavera della nuova Carens, potremmo arrivare a 29.000-29.500, con una quota di mercato del 2,4% contro l'1,92% del 2012. Il nostro obiettivo - ha concluso Bitti - è di arrivare a breve in Italia al 3-3,5% di quota, crescendo ad un ritmo di uno 0,5% in più all'anno''.
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