sabato 13 settembre 2014
Puro spirito americano, ma con l'esperienza costruttiva di Fiat nelle “piccole”.  Quattro versioni per ogni esigenza, da quella della famiglia al vero fuoristrada
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Mettersi al volante della nuova Renegade è una “prima” in tutti i sensi. Perchè è fabbricata a Melfi, quindi è la prima Jeep costruita fuori dagli Stati Uniti​. E perchè è anche il primo veicolo di Fiat Chrysler interamente pensato e prodotto in collaborazione tra Italia e Usa e venduto in 100 Paesi nel mondo. Una realtà del presente che anticipa il futuro del Gruppo, ma che ha forti richiami nel passato, visto che Jeep Renegade riprende lo spirito, e in parte anche le forme, della gloriosa Willys dalla quale agli inizio degli Anni '40 partì la storia del marchio che più di tutti ha incarnato il senso del viaggiare fuoristrada.

Al suo debutto su asfalto e in off-road, la nuova Renegade sembra aver ereditato il meglio delle due famiglie d'origine. In questo primo small suv nella storia di Jeep si ritrovano, infatti, la grande esperienza e la capacità di fare ed inventare che Fiat ha sempre evidenziato nelle “piccole”. Ma è anche forte l'impronta del brand americano e del suo essere l'icona stessa del 4x4. 

Com'è. Fabbricata nel rinnovato stabilimento di Melfi in Basilicata, con elevati standard di qualità, la nuova Jeep è abbastanza piccola - in quanto lunga 4,24 metri e larga 1,80 - per muoversi anche in città. Ma le suedimensioni interne, la funzionalità e il confort di viaggio ne fanno un'auto consigliabile anche per chi viaggia su lunghe distanza (come nel caso di chi impiega l'auto per lavoro) e vuole però disporre per il week end e il tempo libero di un mezzo che non si ferma davanti a niente. Una vera Jeep nelle prestazioni su strada e in fuoristrada, un vero prodotto del saper fare italiano nella riduzione dei costi e nel taglio di consumi ed emissioni. 

I motori. Le quattro versioni - Sport, Longitude, Limited e Trailhawk di cui la prima arriverà solo il prossimo anno - coprono, all'interno della proposta Renegade, ogni esigenza. Due e quattro ruote motrici, sistemi 4x4 avanzati (come l'Active Drive e l'Active Drive Low) completati dall'esclusivo dispositivo di disconnessione dell'asse posteriore per eliminare assorbimenti di potenza e, soprattutto, le cinque combinazioni di motori “made in Italy” che conciliano, come raramente succede in un Suv, il piacere di guida con il risparmio di carburante. Inparticolare il MultiJet II diesel 2.0 litri da 140 Cv con Stop&Start, trasmissione automatica a 9 rapporti e configurazione 4x4 - la versione da noi provata a Balocco, in provincia di Vercelli e sulle colline tra Borgo d'Ale e Ivrea - ha evidenziato di poter appagare una vasta tipologia di guidatori. Il tutto con un consumo medio di 5,1 litri per 100 km ed emissioni di CO2 contenute in 154 g/km.

Quanto costa. L'Italia sarà il primo mercato di lancio della nuova Renegade, ad iniziare dal 27 settembre, ma la vettura è già ordinabiole nelle concessionarie. I prezzi oggi partono da 23.500 euro ma nel 2015, con l'arrivo della Sport 1.6 benzina, si collocheranno sotto ai 20.000 euro.

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