giovedì 24 gennaio 2019
La nomina dei nuovi presidente e amministratore delegato dovrebbe allentare la tensione con l'alleata Nissan dopo l'arresto del manager brasiliano
Jean-Dominique Senard, nuovo presidente di Renault

Jean-Dominique Senard, nuovo presidente di Renault

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Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Renault ha eletto Jean-Dominique Senard come nuovo presidente, e ha nominato Thierry Bolloré come nuovo amministratore delegato. Finisce così l’era di Carlos Ghosn, l’abile e potente manager brasiliano di origini libanesi che per 14 anni ha regnato sul colosso automobilistico francese dopo aver salvato Nissan dal tracollo economico e aver portato a termine la proficua Alleanza tra i due marchi estesa poi nel 2016 con un altro salvataggio anche a Mitsubishi.

Da fine 2017 Ghosn è stato capace di far conquistare al Gruppo dei tre brand il primato assoluto tra i costruttori con 10,6 milioni di veicoli immatricolati, guidando una corazzata che oggi conta 470mila addetti e 122 fabbriche a livello globale. Ma la sua fortunata ascesa si è interrotta il 19 novembre scorso, quando Ghosn è stato arrestato in Giappone con l’accusa di frode aggravata ed evasione fiscale. Una vicenda oscura, inquinata da molti sospetti di un possibile gioco al massacro nei confronti del manager, “colpevole” di aver accentrato troppo potere. Nissan infatti – che aveva immediatamente rimosso dall’incarico Ghosn in seguito alla vicenda – è posseduta al 43% da Renault, che a sua volta ha ceduto all’alleata il 15% delle proprie azioni, ma senza diritto di voto. Oggi però il marchio giapponese ha dimensioni globali e “traina” Renault, puntando a ribaltare a suo favore gli equilibri interni, fino al momento dell’arresto bloccati dall’ingombrante presenza di Ghosn.

Le nomine in Renault, seguite alle dimissioni del manager brasiliano, dovrebbero allentare la tensione tra i due marchi. Jean-Dominique Senard, 65 anni, attuale numero uno anche di Michelin, dovrebbe occuparsi della gestione generale: ha i favori del governo francese, che è il maggiore azionista di Renault con il 15% del capitale e circa il 22% dei diritti di voto. Oltre alle normali funzioni, il nuovo presidente del cda, spiega una nota del costruttore francese, «valuterà se necessario, modifiche nella governance per assicurare la transizione verso la nuova struttura e presenterà le sue proposte alla prossima assemblea degli azionisti». A Senard verrà anche affidato il ruolo di supervisione dell’Alleanza in collegamento con il nuovo amminstratore delegato, Bollorè.

Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Marie, dal summit di Davos ha già dato il suo assenso all’investitura di Senard «in vista - ha detto - di un rafforzamento dell’alleanza tra Renault e Nissan che è assolutamente strategica per gli interessi francesi». La nomina dei due manager, avvenuta per cooptazione, e quindi da sottoporre alla ratifica dell’assemblea degli azionisti, è stata accolta con favore anche da Nissan e dal suo amministratore delegato Hiroto Saikawa: «Negli ultimi 20 anni - ha detto - le due aziende hanno sempre rispettato l’identità e l’autonomia dell’altra, creando sinergie e una crescita redditizie. Ora potremo aprire un nuovo capitolo nella nostra storica partnership».

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