venerdì 6 ottobre 2017
L'obiettivo: fatturato annuale superiore a 70 miliardi entro il 2022, aumento delle vendite superiore al 40% ed elettrificazione di metà della produzione
Globale ed elettrico: il Gruppo Renault guida nel futuro
COMMENTA E CONDIVIDI

Schiere di veicoli accanto a colonnine di ricarica elettrica, quasi come le odierne code presso i distributori di carburante. È il futuro prossimo al quale vuol credere il gruppo automobilistico internazionale capitanato dal marchio francese Renault, che ha annunciato di voler riservare nel 2022 metà della propria produzione a veicoli elettrici o ibridi. Forte di un utile netto di 3,54 miliardi di euro nel 2016, Renault intende far valere ancor più la propria alleanza con i marchi asiatici Nissan e Mitsubishi per imporsi definitivamente in pochi anni come uno dei principali alfieri della svolta verso l’auto elettrica. Cumulando le immatricolazioni di tutti i marchi, l’alleanza ha già rivendicato lo scorso semestre il primo gradino mondiale in termini di veicoli commercializzati.

Questo scenario d’espansione, sempre più orientato verso Russia e Asia, ha incitato il gruppo francese ad annunciare la volontà di vendere 5 milioni di veicoli nel 2022 nel quadro del gruppo Renault in senso stretto (5 marchi, considerando pure Alpine, Dacia, Lada, Samsung Motors). Ben 14 milioni, invece, considerando l’intera alleanza euro-asiatica. Proiezioni superiori di circa il 40% rispetto alle immatricolazioni dell’anno scorso, dell’ordine di 3,18 milioni per il gruppo Renault. Quest’ultimo, in termini finanziari, spera di raggiungere nel 2022 il tetto dei 70 miliardi di fatturato, contro i 51,2 dell’anno scorso. Cifre osservate molto da vicino dallo Stato francese, che resta il primo azionista con quasi il 20%.

In proposito, la svolta elettrica propugnata dal Gruppo appare oggi molto in linea con gli impegni politici presi dalla Francia, soprattutto dopo l’Accordo sul clima firmato nel 2015 proprio a Parigi, nel corso della Cop 21. Nel 2022, ha rivelato l’ad di Renault, Carlos Ghosn, tutti i 15 nuovi modelli del marchio Renault saranno elettrici o ibridi (carburante ed elettricità). Nel quadro del Gruppo, sui 21 nuovi modelli, 8 saranno interamente elettrici e 12 ibridi. Altre due tendenze dominano il piano strategico quinquennale «Drive the future»: il segmento diesel sarà dimezzato, riducendo la gamma dei motori termici a una sola famiglia; in parallelo, crescerà rapidamente la produzione di veicoli low cost concepiti per i mercati emergenti: dai 700 mila attuali, il Gruppo spera di raggiungere quota 2 milioni nel 2022.

Vantando i risultati conseguiti sotto la sua direzione, Ghosn ha riassunto in questi termini la virata strategica internazionale conosciuta dal gruppo, che festeggerà l’anno prossimo 120 anni d’esistenza: «Il costruttore francese regionale del 2005, dipendente da un solo modello, Megane, e da un solo Paese, la Francia, è adesso un’impresa globale redditizia, resiliente, multipolare, e lo sarà ancor più entro la fine del piano».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: