giovedì 30 giugno 2016
Sono due milioni e 650mila euro destinati per lo più a Piombino, Livorno e Massa Carrara, ai cui territori sono stati assegnati due milioni e 250mila euro, ma anche all'Amiata (100 mila euro) e a eventuali zone di prossima attivazione (300mila euro).
Incentivi a chi assume in aree di crisi
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 La Giunta della Regione Toscana ha dato il via libera agli incentivi già annunciati all'inizio d'anno con il Defr, il documento di economia e finanza regionale: misure rivolte alle aziende delle aree di crisi che assumeranno o hanno assunto personale nel corso del 2016. Sono due milioni e 650mila euro destinati per lo più a Piombino, Livorno e Massa Carrara, ai cui territori sono stati assegnati due milioni e 250mila euro, ma anche all'area dell'Amiata (100mila euro) e a eventuali aree di crisi di prossima attivazione (300mila euro). La proposta di delibera, presentata dall'assessora al Lavoro, Cristina Grieco, è stata approvata dalla Giunta che, contemporaneamente, ha stanziato un milione e 839mila euro di ulteriori incentivi anche per il 2015. Quanto infatti stanziato l'anno scorso, cinque milioni e 192mila euro, non era risultato sufficiente per finanziare tutte le domande valutate ammissibili. Così si è deciso di approfittare dei residui di un fondo per l'occupazione del 2014 gestito da Sviluppo Toscana per scorrere la graduatoria, dando la priorità anche in questo caso ai territori delle aree di crisi e all'inserimento dei disabili e a seguire, secondo l'ordine cronologico di presentazione, a tutte le altre. Le domande che non si riuscirà a finanziare ora saranno coperte con eventuali risorse e revoche di contributi sul fondo sociale europeo che si renderanno disponibili in seguito.Le imprese che offriranno un posto di lavoro a tempo indeterminato ai pensionandi (con meno di cinque anni alla quiescenza) si vedranno riconoscere un bonus di 3mila euro l'anno: per tre anni, se a quell'epoca saranno già in pensione, o cinque negli altri casi. Per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità, disoccupate o iscritte negli elenchi di collocamento mirato, gli incentivi oscillano da 2mila a 10mila euro: i più bassi riguardano contratti a termine di sei mesi, ce ne sono di intermedi per durate maggiori mentre il contributo massimo è riconosciuto per assunzioni a tempo indeterminato. Identica modulazione è prevista per le persone svantaggiate.Le donne over 30 disoccupate, se assunte a tempo indeterminato porteranno in dote all'azienda da 3mila a 6mila euro: dipende se il contratto è a tempo pieno o parziale. Anche le piccole e medie imprese che sceglieranno di investire su giovani laureati potranno contare sugli stessi 3mila e 6mila euro, che si ridurranno a 2mila e 3mila (part-time e full-time) nel caso di assunzione a termine. Per i dottori in ricerca, sempre nel caso di piccole e medie imprese che storicamente sono poco propense ad investire su personale altamente formato, l'incentivo sarà ancora superiore: 6.500 e 3.250 euro per contratti a tempo indeterminato, 3.250 e 2.200 euro (tempo pieno e tempo parziale) per assunzioni a termine."Il lavoro è la nostra ossessione - commenta il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - ed è al centro delle politiche regionali. Stiamo impegnando risorse importanti per favorire l'occupazione, con una attenzione particolare alle aree che hanno subito maggiormente la lunga crisi di questi anni. Un sostegno concreto alle aziende che hanno il coraggio di assumere per contribuire alla ripresa produttiva dei nostri territori". "Nessuno deve rimanere indietro - sottolinea l'assessora Grieco - perché non potrà esserci ripresa piena se chi ha pagato i prezzi più alti della recessione non troverà occasioni nuove e concrete di reinserimento nel mondo del lavoro. Così come è una vitale necessità del sistema produttivo l'ingresso di giovani con una formazione alta e qualificata".Per il 2016 sono sette le assunzioni tipo che saranno incentivate: lavoratori delle aree di crisi rimasti dopo il 1 gennaio 2008 senza lavoro e non ancora ricollocati, disoccupati o lavoratori in mobilità,privi di ammortizzatori, con meno di cinque anni alla pensione, disabili e persone svantaggiate, donne over 30 (disoccupate, s'intende), giovani laureati e dottori in ricerca (ma solo per le piccole e medie imprese). Il contributo varia di caso in caso e diventa più pesante nel caso di assunzione o di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
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