martedì 2 agosto 2016
Previste tre linee di intervento, con bonus e incentivi per la conciliazione vita-lavoro e la produttività e a supporto della maternità.
Welfare aziendale, firmato protocollo d'intesa
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L'assessore del Lavoro della Regione Sardegna, Virginia Mura, e i rappresentanti di organizzazioni sindacali, datoriali, di categoria e di Ordini professionali, hanno firmato, nei locali del Crfp di Cagliari, il Protocollo d`intesa per la promozione del welfare aziendale e della conciliazione vita-lavoro.Il documento - spiega una nota della Regione Sardegna - impegna tutti gli organismi firmatari ad attivarsi, ciascuno per il proprio ruolo, per elaborare e diffondere strategie di welfare aziendale complementari a quelle recentemente messe in campo dal legislatore nazionale. Nasce, inoltre, una cabina di regia che avrà il compito di monitorare l'applicazione e i risultati delle misure messe in campo dalla Regione. Nell'occasione l'assessore Virginia Mura ha illustrato anche le tre linee di intervento che compongono il primo Avviso su "Welfare aziendale e conciliazione": l'Informativa preliminare è pubblicata sul sito sardegnapartecipa.it, per l`avvio della fase di consultazione pubblica, a cui seguirà, in autunno, la pubblicazione dell`Avviso pubblico.La fase di "ascolto" si completerà in autunno con la pubblicazione dell`Avviso. Per la misura sono disponibili 8,3 milioni di euro per il triennio 2016-2018 (Asse I-Occupazione Por Fse 2014-2020), di cui 3,5 milioni per il primo anno. Le misure, già a suo tempo contemplate nella delibera della Giunta Regionale "Priorità Lavoro" del 17 giugno 2015, si articolano su tre linee di azione.La linea A è dedicata alle imprese interessate alla predisposizione di un Piano di Innovazione Organizzativa mirato alla conciliazione vita-lavoro e alla produttività e di un Piano di Welfare aziendale, per i quali sono previsti contributi forfetari da 4.500 a 9mila euro per le spese necessarie alla loro redazione, e da 7mila a 15mila euro per la loro attuazione. La misura si rivolge potenzialmente a 35 imprese con più di dieci dipendenti, e può contare su una dotazione di 604mila euro.La linea B finanzia gli interventi a supporto della maternità per le piccole imprese. I progetti saranno finanziati per un massimo di 23.250 euro per ciascuna impresa (fino a un massimo di tredipendenti destinatarie della misura). È previsto un bonus occupazionale di 4mila euro per l'assunzione del sostituto della dipendente in maternità con un contratto full time di almeno seimesi, e la formazione aziendale tanto del sostituto che della dipendente al rientro dalla maternità con la copertura di un costo standard unitario «ora/corso» arrotondato a 150 euro per massimo 25 ore di formazione: 604mila euro la dotazione per questa linea, 26 le imprese potenzialmente beneficiarie.La linea C, probabilmente ancora più innovativa, favorisce la conciliazione vita/lavoro prevedendo un voucher di 200 euro al mese per dieci mesi per servizi prima infanzia, servizi educativi, servizi di assistenza per le libere professioniste e le lavoratrici autonome (in maternità, con figli minori o con a carico persone disabili o non autosufficienti, o affette da documentata grave infermità). È necessaria l`attivazione dell'Ordine o Associazione professionale, che dovrà costituire unalbo sostituti. Il/la professionista che sostituisce la collega, avrà un bonus occupazionale di 4mila euro in caso di assunzione (minimo sei mesi, full time) e in caso di collaborazione autonoma,un contributo di 160 euro al giorno per massimo di 20 giorni. La dotazione è di 2,37 milioni di euro.
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