mercoledì 10 gennaio 2018
Al via il nuovo bando Nidi, una misura che per la programmazione 2014-2020 ha una dotazione finanziaria di 54 milioni di euro
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

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«La Puglia investe e incentiva la cultura d’impresa e dell’antimafia sociale». A dirlo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presentando il nuovo bando Nidi, una misura che per la programmazione 2014-2020 ha una dotazione finanziaria di 54 milioni di euro. Nidi è lo strumento finanziario che fornisce sostegno alle fasce deboli per l’avvio di una nuova impresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile con il fine di agevolare l’autoimpiego. Ma la grande e significativa novità del nuovo bando sta proprio nel contenere alcune misure straordinarie di contrasto alle mafie. Si è estesa cioè la possibilità di usufruire della misura finanziaria anche alle imprese confiscate alla mafia e affidate ai dipendenti e alle cooperative assegnatarie di immobili confiscati. Tale estensione è il frutto di un lungo lavoro avviato dalla Regione Puglia in collaborazione con l’associazione Libera.

«Questo adattamento della misura Nidi è uno di quei sogni di cui parlavo con Stefano (Fumarulo scomparso lo scorso anno ndr): utilizzare cioè i fondi e i programmi di investimento ordinari - ha spiegato Emiliano - anche per i beni confiscati. Solo sognando si possono fare dei passi in avanti e noi li abbiamo fatti. Tutti insieme abbiamo realizzato una visione che ora può sembra banale ma che non è mai avvenuta prima«. «Da oggi dunque - ha ribadito il governatore - sarà possibile utilizzare varie forme di finanziamento sia europeo che nazionale per migliorare le aziende che sono state confiscate alla mafia o ai politici corrotti. Siamo la prima regione italiana che investe e incentiva la cultura d’impresa che si sviluppa insieme alla cultura dell’antimafia sociale. Per noi l’economia diventa uno strumento di lotta alla mafia e alla corruzione attraverso l’incoraggiamento, soprattutto ai giovani ma non solo, a utilizzare questi beni confiscati, che spesso giacciono inutilizzati nelle agenzie che dovrebbero gestirli, con l’aiuto anche dei fondi della Regione Puglia. È un gesto importantissimo del quale voglio ringraziare tutti coloro che si sono prodigati in questo senso e voglio anche dedicare questa conferenza stampa a Stefano che, ripeto, è stata la persona con la quale per prima abbiamo elaborato questo sogno che oggi si è realizzato».

«Abbiamo scelto di integrare il bando con le proposte di Stefano - ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Michele Mazzarano - e lo abbiamo fatto con investimenti importanti che testimoniano la volontà di raggiungere l'obiettivo di facilitare il più possibile il recupero di luoghi frutto di attività criminali e di restituirli ai legittimi proprietari, e cioè i pugliesi. Per questo, un'altra peculiarità del nuovo bando è che rispetto alla regola generale che prevede si debba trattare di imprese nuove, sulla integrazione è previsto che possano presentare domanda anche aziende esistenti da più di sei mesi». Per Mazzarano, «il bando Nidi è il più potente strumento di auto impiego che la Regione Puglia abbia mai messo in campo ed è una misura che, anche nella prima programmazione 2007/2013 ha riscosso ottimi risultati».

«Gli interessati ad accedere alle agevolazioni recuperando beni confiscati - ha spiegato la presidente della società in house della Regione, Puglia Sviluppo spa, Grazia D'Alonzo - avranno a loro disposizione una procedura ad hoc, differente da quella generale perché studiata espressamente per le specifiche esigenze espresse da queste candidature. La nuova procedura sarà attivata da Puglia Sviluppo dopo l'accesso on line attraverso il portale sistema.puglia.it. Oltre a questo, Puglia Sviluppo rafforzerà il supporto operativo per consentire agli interessati di presentare un progetto che possa avere un riscontro positivo».

«Il 21 marzo a Foggia - ha detto Daniela Morcone, dell’associazione Libera - celebreremo la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ma il significato del tenere insieme la memoria e l’impegno lo stiamo vivendo già oggi, con la presentazione di questo bando, che realizza un sogno di tutti, e che dà il segno di quanta strada abbiamo fatto».

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