martedì 26 novembre 2013
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L'ultima novità è un sostegno alle fasce più deboli, una specie di reddito minimo sperimentale, finanziato con un prelievo sulle cosiddette pensioni d’oro. La norma è comparsa nel maxi-emendamento al ddl stabilità, approvato questa notte dal Senato insieme alla fiducia al governo, che non comprende invece nessuna misura sulla vendita degli stabilimenti balneari mentre è confermata la possibilità di pagare le vecchie cartelle Equitalia a zero interessi.Con il voto di Palazzo Madama in notturna la tormentata legge di stabilità arriva al primo giro di boa. L’iter procedurale annunciato ieri pomeriggio prevede questa mattina una riunione lampo del Consiglio dei ministri per approvare la nota di variazione al bilancio, a cui farà seguito il voto dell’aula. L’emendamento approvato è interamente sostitutivo del testo presentato dal governo e include proposte di modifica avanzate da relatori ed esecutivo. A Palazzo Madama ieri è arrivato in ritardo sulla tabella di marcia, provocando uno slittamento dei lavori. Il perfezionamento del testo è avvenuto durante una riunione molto tesa tra governo e maggioranza, presenti anche il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni e il collega dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.Per quanto riguarda il contrasto alla povertà la misura introdotta riprende la proposta del ministro del Lavoro Enrico Giovannini sull’inclusione attiva e sarà destinata a chi non ha altri sostegni, ad esempio famiglie con minori e genitori disoccupati. L’assegno sarà coperto con un estensione del contributo di solidarietà sulle pensioni più alte: partirà con il 6% sui redditi da 90mila euro lordi annui per salire al 12% oltre i 128mila e toccare il 18% sopra i 193mila euro. Il contributo darà un gettito di 40 milioni l’anno dal 2014 al 2016, risorse che non permetteranno certo un intervento ad ampio respiro, come spiega Giorgio Santini (Pd), uno dei relatori del ddl, una misura che si aggancerà ad altre già esistenti come la <+corsivo>social card<+tondo> e sarà destinato soprattutto al Meridione e alle grandi aree urbane. «È l’inizio di un percorso – aggiunge il senatore Pd – condizionato dalle risorse a disposizione ma coerente con altri aspetti della legge, dai 100 milioni in più per l’autosufficienza alla rivalutazione delle indennità per i superstiti delle vittime del lavoro, al fondo per lo sviluppo da 1,2 miliardi». Per quanto riguarda invece le pensioni resta il nodo dell’indicizzazione: governo e maggioranza vorrebbero garantire la rivalutazione piena fino ai 3mila euro lordi mensili (adesso è prevista solo fino a 1.500) ma per ora non si sono trovate le risorse. Se ne riparlerà nel passaggio alla Camera.Tra le altre principali modifiche, arrivano 200 milioni aggiuntivi per incrementare la deducibilità dell’Imu sui capannoni ai fini dell’Ires pagata dalle imprese: salirà al 30% ma solo per il 2013 mentre dal prossimo anno resterà al 20%. Questi nuovi fondi si aggiungono allo stanziamento di 500 milioni per reintrodurre le detrazioni prima casa. Novità anche riguardo al fondo per le calamità naturali, che sarà sostenuto con i risparmi ottenuti dalla riduzione del finanziamento ai partiti: una posta che vale 68 milioni.Già annunciata la rivisitazione dei tagli al cuneo fiscale: i benefici vengono concentrati sui redditi fino ai 32mila euro annui, con una detrazione massima che arriverà a 225 euro. Centrali sono poi, secondo l’esecutivo, le norme per rafforzare le garanzie per il credito, che comprendono un fondo per le Pmi e uno per i mutui prima casa delle famiglie. Rafforzato anche il sistema dei Confidi e ampliato il ruolo della Cdp che potrà intervenire acquistando titoli cartolarizzati delle imprese, con garanzia pubblica. Interessi azzerati per le vecchie cartelle di Equitalia, ma niente sanatoria: l’importo e le sanzioni andranno pagate per intero.
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