sabato 28 ottobre 2017
Bene occupazione, riforme e interventi sul sistema bancario. A preoccupare invece è l'instabilità politica in vista delle elezioni
Standard & Poor's alza il rating italiano dopo 15 anni
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L'Italia incassa la prima promozione in 15 anni. L'agenzia Standard & Poor's rivede al rialzo la propria valutazione sul Paese: era dal 17 giugno del 2002 che non accadeva. A fronte di una ripresa economica che accelera anche grazie alle riforme e un sistema bancario più solido, l'Italia non è più sorvegliata speciale: Standard & Poor's alza il rating a 'BBB/A-2' da 'BBB-/A-3'. L'outlook è stabile. Soddisfatto il premier Paolo Gentiloni. "Standard &Poor's migliora il rating dell'economia italiana. Se cresce la fiducia possiamo avere più lavoro e più sviluppo", twitta il presidente del Consiglio.

A spingere la ripresa italiana è "l'aumento degli investimenti del settore privato e dell'occupazione" afferma Standard & Poor's, prevedendo una crescita quest'anno dell'1,4%per il Belpaese, ben al di sopra della precedente dello 0,9%."Ci aspettiamo che il governo centri il target del deficit al 2,1% del pil. Questo metterà l'elevato debito pubblico italiano su una traiettoria di calo" aggiunge l'agenzia di rating. A sostenere le migliorate prospettive economiche del Paese anche la "soluzione delle crisi del Monte dei Paschi di Siena e delle banche venete, ma anche l'accelerazione del settore finanziario dello smaltimento dei non perfoming loan", "la prevista riduzione di 65 miliardi di euro" di prestiti deteriorati quest'anno "sosterrà la crescita economica perché con meno npl" in portafoglio "le condizioni delle banche per erogare credito migliorano e si rafforza la trasmissione della politica monetaria".

Standard & Poor's nota come il numero degli occupati abbia ora superato i livelli pre-crisi: il tasso di disoccupazione - spiega l'agenzia - dovrebbe scendere quest'anno all'11,3% dall'11,7% del 2016, per poi calare sotto il 10% nel 2020. Sul miglioramento del quadro italiano potrebbe pesare "l'incertezza politica legata all'esito delle prossime elezioni" avverte S&P, mettendo in evidenza che "potrebbe considerare un ulteriore azione positiva sul rating se il governo continua ad attuare riforme strutturali che rafforzanole prospettive di crescita. Pressioni positive sul rating potrebbero aversi anche con ulteriori progressi nel sistema finanziario". Che la situazione italiana fosse migliorata alivello internazionale era apparso già durante gli incontri delle scorse settimane al Fondo Monetario Internazionale. Il ministro all'economia, Pier Carlo Padoan, lo aveva detto espressamente: "Il senso di pessimismo che aleggiava sull'Italia è andato via". Da S&P è arrivata un'ulteriore conferma.

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