venerdì 16 settembre 2011
Si sono adattate maggiormente a un lavoro da diplomate quelle provenienti da materie umanistiche (34%) e giuridiche (33%).
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Anni trascorsi sui libri, finalmente la laurea e poi l'ingresso nel mercato del lavoro. Non sempre però l'impiego è adeguato al titolo di studio conseguito. Una laureata su quattro, infatti, a distanza di quattro anni dalla data di laurea, svolge una mansione per cui non risulta necessario questo titolo. È quanto emerge dalle anticipazioni del II Rapporto Bachelor, che sarà presentato il 16 novembre, a Milano, presso Palazzo Mezzanotte. Il Rapporto analizza la condizione occupazionale delle laureate italiane, ed è stato realizzato con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della rappresentanza italiana Commissione europea, e di Cgil, Uil Coordinamento Pari opportunità, Fondazione Bellisario.Le laureate che maggiormente si sono adattate a un lavoro da diplomate sono quelle provenienti da materie umanistiche (il 34% di esse) e giuridiche (33%). Al contrario, le laureate in ambito scientifico e in architettura ricoprono una mansione ritenuta adeguata per una laureata (l’82% di entrambi i gruppi). Le cose vanno meglio, evidenzia il Rapporto Bachelor, se si considera invece la coerenza tra indirizzo di studi e lavoro svolto. In questo caso, è il 23% delle intervistate che dichiara di svolgere una mansione non pertinente con l'indirizzo di studi in cui si è specializzata. A lavorare in campi diversi risultano essere soprattutto le laureate provenienti dall'ambito politico-sociale (il 39% di esse), umanistico (26%) e persino da ingegneria (26%). Laureate che, adattandosi a fare lavori fuori dal proprio campo di studi, si sono reinventate professionalmente. Qualità che, come affermato anche da recenti studi, rende i laureati maggiormente spendibili nel mercato del lavoro attuale".Dunque, il 25% delle laureate intervistate attualmente non svolge lavori "all'altezza" del titolo di studio o della specializzazione conseguita. Nonostante ciò, la soddisfazione percepita riguardo alla propria mansione rimane piuttosto alta. Il 68% di esse si dichiara soddisfatta della tipologia di mansione svolta. La percentuale si alza di 17 punti percentuali se si considera la totalità delle laureate intervistate. La soddisfazione è elevata anche in merito alle relazioni con superiori e colleghi (lo è l'85%), all'ambiente di lavoro (83%), ai tempi di percorrenza del tragitto lavoro-casa (78%), e al tipo di orario (75%).
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