giovedì 24 marzo 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
 
Si conferma lo scenario di tendenziale deflazione già evidenziato dalle rilevazioni Istat sui prezzi. I listini delle spesa scendono e nel contempo i consumi ristagnano. Nello scorso gennaio le vendite sono rimaste ferme rispetto a dicembre 2015. Mentre nel confronto annuale sono scese in valore dello 0,8% e in volume dell'1,6%.  La diminuzione ha colpito soprattutto le imprese commerciali di piccole dimensioni (-2% in valore) mentre la grande distribuzione resiste, segnando un +0.6%. Il valore delle vendite segna un calo tendenziale tanto per i prodotti alimentari (-0,6%) che i non alimentari (-0,8%). Le flessioni più marcate riguardano i prodotti farmaceutici  (-3,6%) e le dotazioni per informatica e telefonia (-2,2), mentre crescono giochi, giocattoli e sport (+2,5%) insieme all'utensileria per la casa (+1.2%).
Il calo tendenziale delle vendite è il più ampio da oltre un anno, informa l'Istat, e conferma un atteggiamento molto prudente delle famiglie in una fase nella quale la crescita dell'economia è rallentata rispetto alla prima metà del 2015 e sono cresciuti gli elementi di incertezza. 
Qualche elemento di maggiore dinamismo arriva dall'industria, dove il fatturato ha fatto registrare a gennaio un incremento dell'1% rispetto a dicembre 2015. Anche in questo caso però il dato annuale, corretto per gli effetti di calendario segna un lieve calo (-0,3%) che è frutto di una flessione più marcata (-0,6%) sul mercato interno. Per quanto riguarda gli ordinativi, si registra un incremento congiunturale dello 0,7%, e dello 0,1 tendenziale.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: