giovedì 7 maggio 2020
Saranno molto richiesti i tecnici e gli addetti di laboratorio, gli sviluppatori e i sistemisti. Oltre che sanificatori, addetti alle consegne e autisti
Mario Straneo, amministratore unico di Quojobis

Mario Straneo, amministratore unico di Quojobis - Archivio

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Secondo i dati dell’Agenzia per il lavoro (Apl) Quojobis, le richieste dei lavoratori, in questi mesi, hanno subito una profonda trasformazione, con un picco di richieste pari al 50% per i profili legati alla Grande Distribuzione Organizzata, da addetti banco a cassieri, da magazzinieri a una nuova figura: l’addetto agli accessi. La Sanità è stato un altro settore che ha avuto un’importante impennata, pari al 30% con ricerche di medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari socio-assistenziali, a seguire i settori delle pulizie con la richiesta di tanti sanificatori e la logistica con la ricerca di autisti e addetti alle consegne. Secondo le previsioni dell’Apl, nel periodo della ripresa, continuerà a essere importante la ricerca nel settore della Sanità e di tutto il settore farmaceutico con tecnici e addetti di laboratorio e non sarà da meno tutto il settore dell’Hi-tech con la ricerca di sviluppatori e sistemisti. La Grande Distribuzione Organizzata avrà, probabilmente, un ridimensionamento, mentre resterà alta anche per il futuro la ricerca di sanificatori, addetti alle consegne e autisti. L’e-commerce ha infatti avuto un notevole incremento che, molto probabilmente, continuerà ancora almeno nell’immediato futuro.

«Come sempre nei momenti di difficoltà e di ripresa, le Agenzie per il lavoro sono il punto di riferimento per qualsiasi tipo di azienda e per i tanti che cercheranno lavoro dopo questo difficilissimo periodo - dichiara Mario Straneo, amministratore unico di Quojobis -. L’aspetto positivo di questo tempo sospeso è stata la possibilità di lavorare da remoto. La modalità che definiamo, anche se non è esatto, smart working ci ha consentito di non interrompere le quotidiane operazioni lavorative e di assistere costantemente ed efficacemente le aziende che si sono affidate a noi. E credo che in futuro sarà un’ottima soluzione per migliorare quel work-life balance di cui le persone hanno bisogno, oggi, per migliorare produttività e serenità».

Quojobis, nel rigoroso rispetto del blocco, dai primi di marzo ha attivato lo smart working per tutti i dipendenti così da non interrompere il lavoro e continuare a seguire aziende e lavoratori. Il 18 maggio, come consentito dal Dpcm del 26 aprile, l’azienda riapre le proprie sedi. In vista del rientro dei lavoratori nelle filiali presenti su tutto il territorio nazionale, sono stati predisposti la sanificazione degli ambienti, l'approvvigionamento dei Dpi (dispositivi di protezione individuali) e un corso di formazione on line per tutti i dipendenti sulle misure da adottare per contrastare e contenere la diffusione di Covid19 negli ambienti di lavoro. È stata ipotizzata, inoltre, una presenza a rotazione per garantire la sicurezza dei lavoratori e la possibilità di continuare a lavorare in smart working per tutti coloro che abbiano necessità familiari o debbano utilizzare mezzi pubblici per raggiungere la sede di lavoro.

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