sabato 14 maggio 2016
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Torna il 21 e il 22 maggio la fiera dell’economia sostenibile e solidale Quattro passi per costruire un mondo migliore, promossa dalla cooperativa sociale Pace e sviluppo e dedicata quest’anno, l’undicesimo, al tema «Il mondo nel piatto». Per due week end (anche il 28 e il 29) nel grande parco dell’ex ospedale psichiatrico Sant’Artemio di Treviso, Quattro passi riprende idealmente il filo del discorso cominciato lo scorso anno con l’Expo di Milano: il pianeta da alimentare e da rispettare, il nutrimento libero da muri mentali, geografici ed economici. Si parla di un cibo 'buono', etico, che quando arriva nei piatti parla una moltitudine di idiomi, racconta culture lontane, sapori e tradizioni differenti; un cibo che, soprattutto, parla il linguaggio dell’equità e della collaborazione perché a produrlo sono cooperative e fattorie sociali. Un esempio è quello di Barikanà ('Resistenti' in lingua bambarà), il progetto di microcredito gestito da un gruppo di ragazzi africani provenienti dai campi di pomodoro di Rosarno, Foggia e Nardò che dal 2010 produce e vende yogurt e ortaggi biologici offrendo inoltre un lavoro a giovani in difficoltà. Oltre a loro ci sono 180 espositori solidali da tutta Italia (impegnati nella ristorazione, nell’artigianato e nell’agricoltura) mentre un centinaio sono gli appuntamenti tra laboratori, degustazioni, spettacoli e altro che si alternano nelle quattro giornate. L’attualità del tema scelto per questa edizione è spiegata così dal fondatore di 'Libera', don Luigi Ciotti, atteso stasera alle 20.30 al Museo di Santa Caterina: «Oggi alla tavola del mondo manca la diversità, che è il sale della vita. È una tavola apparecchiata per pochi, mentre gli altri devono trovare il cibo dov’è possibile: nelle associazioni, nelle mense pubbliche e persino nei cassonetti dei rifiuti. Dobbiamo – prosegue – innanzitutto eliminare le disuguaglianze. Solo così il mondo diventa un 'piatto' conviviale che abbia il sapore della giustizia. Alimento di speranza, di cultura e di pace ». Per fare questo la strada è molto lunga, ma, per cominciare, quattro passi possono bastare. Monica Zornetta © RIPRODUZIONE RISERVATA
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