mercoledì 21 aprile 2021
Figure sempre più competenti e formate sono necessarie per garantire il potenziamento e il ricambio delle risorse umane nella Pubblica amministrazione
Rosario Rasizza, ad di Quanta e Openjobmetis

Rosario Rasizza, ad di Quanta e Openjobmetis - Archivio

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Sempre più figure competenti e formate sono necessarie per garantire il potenziamento e il ricambio delle risorse umane nella Pubblica amministrazione. Secondo le stime del rapporto Previsioni dei fabbisogni occupazionali in Italia a medio termine, elaborato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, entro il 2025 la Pa assumerà oltre 740mila dipendenti pubblici.

Ingegneri, addetti agli uffici tecnici, contabili, ma anche profili professionali innovativi saranno i più richiesti nel corso di questa ondata di rigenerazione sulla base delle rilevazioni dell'Osservatorio
di Quanta
, l'Agenzia per il lavoro che vanta un'esperienza pluriennale e una struttura specializzata nel settore che gestisce interamente concorsi e selezioni pubbliche per l'accesso alle strutture di Pa propriamente dette, aziende a partecipazione pubblica (per la gestione dei servizi pubblici come ciclo dei rifiuti, servizio idrico integrato, trasporto pubblico locale, gas eccetera) e aziende sanitarie.

«La pandemia e l'esigenza sempre più sentita di un turnover nella Pa per molti anni bloccato dalle politiche del passato - ha dichiarato Rosario Rasizza, amministratore delegato di Quanta e di Openjobmetis - hanno posto al centro dell'agenda ministeriale l'obiettivo di portare a termine in tempi brevi un piano di assunzioni significativo, che non può prescindere da un'innovazione strategica in termini di semplificazione e architettura tecnologica in tutte le fasi concorsuali. In un contesto così dinamico, un settore chiave come la Pa non può più permettersi di dipendere da tempi lunghi per la conclusione di iter concorsuali sia per la natura stessa delle procedure che per i tanti ricorsi a cui sono ancora vincolate troppe possibili assunzioni».

Il decreto 44/2021 per la riforma dei meccanismi di reclutamento nella Pa sarà presto sottoposto al parere del Parlamento per la sua conversione in legge: le novità previste dal testo hanno già però consentito a Quanta di individuare alcuni possibili punti-chiave. Oltre alla semplificazione e all'innovazione tecnologica, il settore della Pa sarà positivamente investito da un ammodernamento dei criteri di selezione già nei passaggi chiave dei bandi di concorso che ne regolano l'accesso. La conoscenza dell'inglese e le basi di informatica saranno elementi determinanti il buon esito di una selezione per quelle figure di cui amministrazioni statali e locali, società a maggioranza pubblica ed enti territoriali con funzioni specifiche hanno sempre più bisogno. A ciò, tra le più ricercate competenze dei futuri funzionari della Pa, si aggiungeranno non solo le conoscenze tecniche, ma anche qualità motivazionali, attitudinali e
manageriali e capacità relazionali.

«Recovery Plan, sblocco delle assunzioni, Quota 100 e Opzione Donna - spiega Mario Frascione, direttore commerciale Divisione Pa di Quanta - sono alcuni dei provvedimenti che favoriranno un potenziamento e non più prorogabile ricambio generazionale nella funzione pubblica: l'evoluzione di questo settore chiave per lo sviluppo economico e istituzionale del Paese passa anche per una semplificazione dei concorsi e per una diminuzione dell'ancora troppo frequente prassi di ricorso. Questo momento di "innovazione" della Pa va gestito con grande attenzione per evitare il pericolo che ogni dirigente pubblico vorrebbe scongiurare: il ricorso. E per questo va interpretato correttamente il dl 44/2021, che per esempio, a nostro parere, non obbliga le Pa al ricorso alle procedure semplificate, ma consente una deroga alle modalità ordinarie stabilite dal Dpr 487/1994. Va scelta con attenzione la strada più corretta affinché i tempi di svolgimento del concorso siano effettivamente i più rapidi possibili».

Proprio con l'obiettivo di supportare le aziende da un punto di vista consulenziale e tecnico, Quanta ha messo a punto negli anni un servizio modulare che accompagna le aziende lungo tutto l'iter concorsuale: dalla consulenza sulla formulazione del bando, alla "scrematura" delle domande, dall'invio di comunicazioni ufficiali fino al supporto nelle fasi di selezione e gestione di eventuali contenziosi.

Quanta, operativa dal 1997, ha fornito la propria consulenza in termini di gestione delle fasi concorsuali d'accesso alla Pa per più di 100 enti pubblici, un totale di oltre 400 procedure e 100mila candidati esaminati. Dal 2018 a oggi, Quanta ha gestito 200 concorsi pubblici, di cui 45 nel 2020 e già 13 nel primo trimestre 2021.




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