lunedì 10 dicembre 2012
​A metà strada tra un Suv e una berlina, la versione leggermente allungata della crossover più venduta in Italia piace per l'ottimo rapporto qualità/prezzo e le discrete doti di guidabilità. Un compromesso ben riuscito, anche a quattro ruote motrici.
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Se da quasi cinque anni, da quando cioè ha debuttato sul mercato la prima versione, è la crossover più venduta in Italia, una ragione dovrà pur esserci. Nel caso di Nissa Qashqai in realtà le ragioni sono più di una. Ma volendo sintetizzare, bastamo tre concetti: una vettura azzeccata nelle dimensioni (da piccolo suv, ma umano), nell'estetica (sobria senza essere troppo banale) e soprattutto nell'ottimo rapporto qualità/prezzo. Risultato? 44.300 esemplari immatricolati nel 2011 e numeri che promettono bene (sempre tenendo conto della crisi che morde tutti) anche a fine di questa digraziata stagione.

Dal 2008 poi è in commercio la versione a 7 posti, denominata Qashqai+2: in realtà si tratta di due piccoli sedili supplementari ripiegabili in terza fila che possono ospitare al massimo due bambini, ma la variante può risultare molto utile, specie per le famiglie numerose. I designer Nissan qui hanno fatto un ottimo lavoro e sono riusciti nella non facile impresa di mantenere quasi inalterate le proporzioni della linea. A parte l'esclusiva mascherina con finitura metallica chiara, la prima cosa a rivelare che la +2 non è una Qashqai “classica” è la maggiore distanza tra le ruote. Il passo si allunga infatti di 135 mm e nel contempo si allungano anche le porte posteriori, per garantire una maggiore facilità d'accesso anche agli ultimi posti.

Malgrado le dimensioni più generose (454 cm di lunghezza) in modalità 7 posti risulta un po' sacrificato il bagagliaio, ma senza sfruttare i due seggiolini a scomparsa e facendo scorrere in avanti il divano per tutta la sua escursione di 24 cm, il volume di carico può raggiungere i 550 litri.

Al volante la Qashqai+2 nella versione 1.6 dCi 4x4 da noi provata, si dimostra leggermente rigida nell'assetto ma ciò non toglie che resti comunque un'auto molto confortevole. Le buche e le temibili gobbe dei rallentatori sono digerite con gran disinvoltura, senza che a bordo arrivino colpi secchi. La +2 si dimostra un'auto sincera e divertente, oltre che facile e prevedibile da interpretare. Lo sterzo risulta discetamente leggero in manovra: la Qashqai disegna le traiettorie con precisione e per vedere l'auto allargare la linea impostata si deve guidare in modo brusco. In ogni caso, l'Esp interviene alle prime avvisaglie di perdita d'aderenza, per tenere l'auto sulla retta via e per aiutare a gestire le situazioni d'emergenza.
 
Come dimostra il fatto che sia disponibile anche nella versione con la sola trazione anteriore, la Qashquai+2, al pari della sorella a passo corto, non nasce certo per il fuoristrada ma le quattro ruote motrici inseribili ruotando una manopola posta sul tunnel centrale, le regalano alla bisogna grinta e potenza. In sintesi, nel nostro test ci è sembrata un'auto affidabile e solida: un compromesso più che accettabile tra una berlina e un Suv. I prezzi vanno da 21.300 a 31.00 euro per le versioni a benzina e da 23.200 a 32.800 euro per quelle a gasolio.
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