venerdì 8 giugno 2018
Al via la IV edizione del più grande evento in Italia per gli appassionati della materia, in programma oggi e domani al Teatro India di Roma
Psicologia e lavoro, se ne parla al Festival
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Al via la IV edizione del più grande evento in Italia per gli appassionati di psicologia, in programma oggi e domani al Teatro India di Roma. 2030: Viaggio nel futuro proporrà convegni, sperimentazioni tecnologiche e laboratori per immaginare la nostra vita nel 2030. Parteciperanno alla manifestazione, organizzata dall’Ordine degli psicologi del Lazio, Moni Ovadia, Cristina Bowerman, Edoardo Leo e numerosi protagonisti del mondo del giornalismo, dell’impresa e della cultura.

Si parlerà anche di formazione e sbocchi occupazionali. Lavoro: le competenze nel futuro è il titolo della tavola rotonda a cui partecipano Romano Benini, docente di Politiche del lavoro presso La Sapienza-Università di Roma; Pier Giovanni Bresciani, psicologo e direttore della collana Tempo sapere esperienza (Franco Angeli); Laura Borgogni, docente di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso La Sapienza - Università di Roma; Ida Sirolli, responsabile Education in Tim e presidente Scp Italy. A coordinare il dibattito Marco Vitiello, docente di Psicologia del lavoro presso La Sapienza - Università di Roma.

«Troviamo importante, fin dai primi accessi alla formazione universitaria e alle scelte che si compiono, muoversi con consapevolezza rispetto alle opportunità reali che l’attuale sistema lavoro offre - spiega Vitiello -. Questo non deve essere ovviamente l’unico parametro di scelta. E' infatti importante anche individuare in modo chiaro i propri obiettivi professionali. Il numero chiuso non è per forza la soluzione.Ricordiamoci che la formazione universitaria non ha un significato solo legato al lavoro, ma può essere elemento di una complessa realizzazione di carriera. Scelte differenziate e personalizzate sono quelle che supportano nel definire piani di carriera in cui lo studio della psicologia può e deve essere elemento centrale. Serve inoltre sviluppare la capacità di mettersi in gioco e di sperimentarsi, facendo attenzione anche ad elementi a volte apparentemente non centrali per il proprio sviluppo professionale, ma significativi nel momento in cui si è alle prese con un mercato in continuo mutamento e dalle letture non sempre prevedibili. In questo rivestono importanza strategica le competenze trasversali. Si tratta di competenze applicabili in qualsiasi contesto lavorativo, quindi particolarmente utili in un momento di instabilità lavorativa come quello attuale. Tra le altre, saper interagire e comunicare efficacemente con gli altri, per poter lavorare sinergicamente in un gruppo di lavoro; sviluppare la capacità di gestire e risolvere situazioni problematiche; imparare a svolgere il proprio ruolo assumendo una prospettiva diversa, come se quel ruolo fosse la propria impresa».



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