lunedì 10 marzo 2014
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Pronti i Cud Inps. Sul filo di lana, cioè proprio nel giorno di scadenza per la consegna (28 febbraio), l’istituto di previdenza ha messo online le certificazioni uniche dei redditi relative all’anno 2013 dandone avviso con il messaggio n. 2968 del 28 febbraio (testo in allegato). Da quest’anno c’è una novità: da metà marzo fino al prossimo 13 giugno i contribuenti (cioè i pensionati e i lavoratori che percepiscono un’indennità dall’Inps, tipo Aspi o mobilità o cassaintegrazione) possono richiedere informazioni sul proprio Cud nonché rettifiche e un nuovo conguaglio, rivolgendosi a una sede territoriale dell’Inps. Pronti i CudI Cud sono disponibili dal 28 febbraio attraverso il canale telematico (cioè su internet) poiché – si ricorderà – dall’anno scorso gli enti previdenziali sono tenuti a renderli disponibili esclusivamente in modalità telematica (per risparmiare sulla “carta”), salva la facoltà del cittadino di richiederne la trasmissione in forma cartacea. L’Inps è obbligato a rilasciare un Cud a tutti i soggetti per i quali assolva la funzione di sostituto d’imposta, quindi pensionati, lavoratori disoccupati e percettori di trattamenti a sostegno del reddito (Aspi, cig, mobilità). Tasse pagate a rate Anche quest’anno, spiega l’Inps nel messaggio n. 2968/2014, il conguaglio fiscale è stato elaborato in considerazione di tutte le prestazioni erogate dall’istituto di previdenza. Con riguardo ai redditi di pensione non superiori a 18 mila euro è stata applicata anche la possibilità della rateazione in caso di conguaglio a debito superiore a 100 euro. Consulenza e rettifiche fino a giugnoA partire da questo anno, spiega inoltre l’Inps, le sedi territoriali hanno la possibilità di prendere visione dettagliatamente del conguaglio fiscale e di fornire adeguate informazioni ai contribuenti che ne facciano richiesta. Tale procedura resterà disponibile a partire dalla seconda metà del mese di marzo fino al 13 giugno e consentirà un nuovo conguaglio fiscale. Dopo il 13 giugno, invece, le rettifiche effettuate dalle sedi territoriali produrranno soltanto una nuova certificazione (Cud), ma non un ricalcolo d’imposta con il conseguente obbligo per il pensionato/lavoratori di dover presentare la dichiarazione dei redditi.
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