mercoledì 16 ottobre 2019
Negativi i dati di agosto: in un allo c'è stata una sensibile riduzione degli ordinativi e del fatturato (2,2%)
L'industria rallenta, crollo degli ordini del 10%
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L'industria italiana è ferma. Il fatturato scende sia su base mensile che annua, mentre gli ordinativi nei dodici mesi registrano letteralmente un crollo, precipitando del 10 per cento. Gli ultimi dati diffusi oggi dall'Istat vedono molti segni "meno". Calano ad agosto sia gli ordinativi (-10% su anno) che il fatturato delle industrie (-2,2%). L'Istat stima che ad agosto il fatturato dell'industria diminuisca in termini congiunturali dello 0,3%, proseguendo la dinamica negativa registrata nei due mesi precedenti. Nella media degli ultimi tre mesi il calo è dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Gli ordinativi registrano ad agosto un incremento congiunturale dell'1,1%, mentre la media degli ultimi tre mesi registra una riduzione dell'1,6%. La dinamica congiunturale del fatturato riflette flessioni su entrambi i mercati: -0,5% il mercato interno e -0,1% quello estero.

Per gli ordinativi la crescita congiunturale deriva da incrementi delle commesse provenienti sia dal mercato interno (+1,1%) sia di quelle provenienti dal mercato estero (+1,0%). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, ad agosto solo l'indice destagionalizzato del fatturato dei beni strumentali segna un aumento congiunturale (+0,9%), mentre si registrano diminuzioni per i beni di consumo (-0,3%), per i beni intermedi (-0,9%) e per l'energia (-2,4%). L'Istat rileva ancora che corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di agosto 2018), il fatturato totale cala in termini tendenziali del 2,2%, con variazioni negative dell'1,8% sul mercato interno e del 2,9% su quello estero. Con riferimento al comparto manufatturiero, le industrie alimentari registrano la crescita tendenziale più rilevante (+2,1%), mentre il settore chimico mostra il calo maggiore (-7,3%). In termini tendenziali l'indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 10,0%, con decrementi sul mercato interno (-4,0%) e, in modo più marcato, su quello estero (-16,3%). La maggiore crescita tendenziale si registra nelle industrie tessili e dell'abbigliamento (+1%), mentre il peggior risultato si rileva per i mezzi di trasporto (-27,3%). tesso livello dei due mesi precedenti. Su base
mensile emerge invece una diminuzione dello 0,6%.

L'Istat ha rivisto anche la stima dell'inflazione a settembre. La crescita annua dei prezzi rallenta infatti allo 0,3%, mentre la stima preliminare era dello 0,4%, lo stesso livello dei due mesi precedenti. Su base mensile emerge invece una diminuzione dello 0,6%. "A settembre l'inflazione nel nostro Paese continua a mostrare una debole dinamica, rallentando rispetto ad agosto e posizionandosi al livello più basso da novembre 2016", è il commento dell'Istituto di statistica. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona che compongono il cosiddetto "carrello della spesa" sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto registrano una crescita dello 0,4% a settembre 2019(da +0,7% del mese precedente), secondo i dati definitivi dell'Istat.

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