lunedì 10 marzo 2014
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La produzione industriale a gennaio è tornata a salire, con un balzo dell'1% su dicembre, come non si registrava dall'agosto del 2011. Lo rileva l'Istat, che segna una crescita anche su base annua, con un rialzo dell'1,4%, guardando al dato corretto per gli effetti di calendario. Invece il dato grezzo resta negativo (-1,7%).Così la produzione riprende le fila della crescita, concretizzata a novembre ma che sembrava già smarrita a dicembre, quando l'indice risultò in forte contrazione sia in termini congiunturali sia nel confronto annuo. Inoltre gli aumenti di gennaio superano le attese, anche se non considerando i giorni lavorativi (uno in meno rispetto a gennaio 2013) la variazione grezza evidenzia un ribasso netto.Se l'incremento mensile è il più alto da quasi due anni e mezzo, quello annuo risulta il più forte solo da novembre, quando appunto la produzione schizzò dell'1,5% sul piano tendenziale, dopo ben 26 cali consecutivi. Dicembre aveva poi freddato le speranze (-0,8% sul mese e -0,7% sull'anno), che ora si riaccendono.Analizzando i diversi settori, rispetto a gennaio 2013, i comparti caratterizzati da una crescita più marcata sono: la fabbricazione di mezzi di trasporto (+12,0%), la metallurgia (+9,6%) e la fabbricazione di articoli in gomma (+5,9%). Nel dettaglio, fa sapere sempre l'Istat in base ai dati corretti per gli effetti di calendario, gli autoveicoli registrano un aumento del 7,7% su base annua. In ribasso risultano invece l'attività estrattiva (-6,5%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (-6,4%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-5,6%).crisi ma anche perché è il pianeta arte ad acclamarli a gran voce. Un esempio fra tutti, Massimiliano Gioni, ormai una star della stampa estera, ma anche Marco Goldin, già docente Iulm, che è riuscito nell'impresa 'impossibile' di convincere il Mauritshuis Museum de L'Aia a lasciar uscire il capolavoro di Vermeer 'La ragazza con l'orecchino di perla' alla volta dell'Italia.
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