lunedì 9 gennaio 2023
Da governo stretta anti-speculazioni. Annunciata un'indagine dopo le denunce del Codacons
Il pieno è sempre più caro

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Prezzi ancora in crescita alla pompa di benzina in attesa di recepire i lievi ritocchi al ribasso sulla rete carburanti a valle del calo di mercoledì delle quotazioni internazionali dei prodotti. Secondo le elaborazioni di Quotidiano energia il prezzo medio della benzina servito sale a 1,965 euro, mentre quello del diesel sale a 2,023 euro al litro. Il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è 1,821 euro al litro (1,814 il dato del 5 gennaio), con i diversi marchi compresi tra 1,816 e 1,835 euro al litro (no logo 1,819). Il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,879 euro al litro (contro 1,875). Il prezzo medio della benzina in modalità servito in autostrada sale a 2,171 euro: l'elaborazione arriva dalla Staffetta Quotidiana secondo la quale su questa rete il self costa 1,912 euro al litro. Per il gasolio in autostrada si spendono 1,963 euro al litro per il self e 2,223 per il servito, mentre per il Gpl si spendono 0,823 euro a litro per il self e 0,900 euro al litro per il servito. Per la benzina le accise pesano per 0,728 euro al litro mentre per il diesel pesano per 0,617 euro. Intanto il governo intensifica i controlli anti-speculazioni sui prezzi dei carburanti nei distributori dando mandato alla Guardia di finanza di monitorare, in tandem con Mister prezzi (ossia Benedetto Mineo, il Garante per la sorveglianza dei prezzi), in seguito ai rincari scattati dopo lo stop degli sconti sulle accise. «Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c'è della speculazione in corso sui prezzi della benzina ed è bene che la Guardia di Finanza faccia dei controlli - ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini -. Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 euro e altri a 2,40. Evidentemente c'è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di governo». Fonti del Mef hanno fatto sapere che già a dicembre, in via preventiva, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti aveva dato mandato alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti. La prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati. E già domani il dossier potrebbe finire sul tavolo del Consiglio dei ministri per un primo esame. Anche se per il momento il governo non sembra intenzionato a far marcia indietro sul taglio delle accise. Non a caso nei giorni scorsi il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha chiarito che con i livelli attuali di prezzo del gas e del petrolio, un eventuale sforamento dei due euro è dovuto solo a «speculazione» e che il governo è pronto a intervenire se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere «in modo stabile e significativo». Infine la Procura di Roma annuncia un'indagine dopo le denunce del Codacons.



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