martedì 17 dicembre 2013
Alleanza tra professionisti, Ordini e giovani, sostenibilità, formazione e internazionalizzazione. Sono questi i punti principali delle regole scritte dalla Consulta di Milano.
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Alleanza tra professionisti, ordini e giovani, sostenibilità, formazione e internazionalizzazione. Sono questi i punti principali del manifesto scritto dalla Consulta delle professioni di Milano, organo, nato un anno e mezzo fa, che rappresenta i liberi professionisti. Le regole scritte dalla Consulta mirano a riorganizzare il sistema delle professioni milanesi in un periodo fortemente rivoluzionato dalla crisi economica, ma anche dall'introduzione di nuove tecnologie. "Cogliere le metamorfosi in corso - si legge nel manifesto - significa provare a far scendere i rispettivi ponti levatoi, aprire le porte dei castelli in cui a volte anche le professioni hanno teso a rinchiudersi". L'opinione degli organizzatori quindi è di trovare un linguaggio comune, che possa unire i numerosi Ordini esistenti e i professionisti che ne fanno parte, senza dimenticare i più giovani. "La buona strada è lavorare insieme", dice Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano. Sangalli, proprio per aiutare i professionisti non ancora esperti ha deciso di mettere a loro disposizione gli spazi degli uffici di via Viserba. In questi locali "i nuovi professionisti e le partite Iva - spiega Sangalli - potranno, tramite bando, instaurare nuove relazioni di lavoro grazie alle sale riunioni e alla community che avranno a disposizione". Gli altri punti del manifestano toccano l'importanza dell'aggiornamento delle competenze tecniche, della sostenibilità sociale, economica e ambientale e l'apertura al mercato internazionale.
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