venerdì 24 maggio 2019
Si aggiudica la XIII edizione del riconoscimento destinato alle giovani imprese hi-tech generate dalla ricerca accademica e seleziona nuovi talenti: in particolare profili specializzati in biologia
Premio e assunzioni alla Bioscience Genomics
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L’Italian master start up award (Imsa) – promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari Pni Cube e organizzato quest’anno dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, per il tramite del Ctif (Center for Teleinfrastructure) sede operativa della Start Cup Lazio, con la collaborazione della Fondazione Inuit e del main partner Almaviva – è l’unico premio su base nazionale che va a riconoscere gli effettivi risultati conseguiti dalle start up nate dalla ricerca accademica nei loro primi anni di vita, creando al contempo un importante ponte con il mondo degli investitori. La cerimonia di premiazione – che si è tenuta nella Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” – è stata anticipata da una tavola rotonda sul tema Sostenibilità, innovazione e start up” e dalla presentazione delle 14 start up finaliste, tutte ad alto impatto tecnologico, che hanno illustrato percorso fatto e obiettivi futuri ad una qualificata giuria composta da operatori di fondi di investimento, specialisti di early-stage financing e manager d’impresa.

«L’edizione 2019 dell’Imsa ha premiato uno dei settori di punta della ricerca scientifica italiana, la genomica – ha commentato Giovanni Perrone, presidente di Pni Cube –. La premiazione di Bioscience Genomics testimonia l’attenzione dell’ecosistema dell’imprenditoria innovativa verso applicazioni della ricerca a problematiche di grande interesse sociale. Un’edizione, quella 2019 dell’Imsa, che ha posto un particolare accento sull’ulteriore potenziamento del dialogo tra start up universitarie e mondo degli investitori».

Bioscience Genomics è uno spin-off dell’Università di Roma “Tor Vergata”, con sedi a Roma e a Milano, e offre servizi nel campo della genomica. Sfruttando le più recenti tecnologie di sequenziamento di nuova generazione, analizza il Dna libero circolante, sia per la valutazione di eventuali anomalie del feto nel corso di una gravidanza, sia per la valutazione di mutazioni somatiche per la prevenzione oncologica. Il mercato iniziale di riferimento è quello italiano, dove l’azienda sta sviluppando servizi nel settore della prevenzione oncologica, dopo aver esplorato a fondo l’area specialistica dell’ostetricia. Il team, composto da 15 persone, tra cui dieci biologi, è guidato a Roma dalla Branch Manager Alessandra Tacconelli: «Ampliare il mercato verso l’estero, trovare nuove metodologie per la prevenzione oncologica e individuare nuove aree di applicazione per il sequenziamento di nuova generazione sono le nostre prossime sfide. Siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti, soprattutto di profili specializzati in biologia, che possono inviarci il proprio curriculum vitae accedendo direttamente al nostro sito: https://bioinst.com/lavora-con-noi».

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