martedì 20 novembre 2012
​A causa della crisi economica continuano a crescere le persone bisognose di assistenza e in dieci anni sono aumentati di quattro volte i poveri cronici.
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A causa della crisi economica continuano a crescere le persone bisognose di assistenza, e in dieci anni sono aumentati di quattro volte i poveri cronici nella diocesi di Milano. È quanto emerge dall'XI Rapporto delle povertà della Caritas ambrosiana, che ha tracciato un identikit delle 16.751 persone che nel 2011 si sono rivolte ai centri di ascolto e servizi su un territorio che dalla provincia di Milano si estende fino a Varese, Monza e Lecco: il 73.5% del totale è composto da stranieri, tre quarti delle persone incontrate sono in età lavorativa e due terzi sono donne. In particolare nel 2011 gli utenti sono aumentati del 6% rispetto al 2008, primo anno della crisi, con un aumento significativo dei poveri cronici, che si rivolgono per almeno due anni consecutivi alla rete di assistenza della Caritas. Secondo quanto emerge dal rapporto, infatti, che rientra nel circuito dell'assistenza ci rimane più a lungo rispetto al passato, e gli stranieri si integrano con sempre maggiore difficoltà. "A causa della crisi ci troviamo di fronte a un aumento dei bisogni e a una drastica riduzione delle risorse - ha spiegato don Roberto Davanzo, direttore della Caritas ambrosiana - dentro questa tenaglia stanno per essere stritolati i diritti di cittadinanza di una consistente fascia di popolazione".  Il lavoro è il problema principale per il 62% degli utenti, seguito dall'assenza di un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia e dalla casa. I tre quarti degli utenti sono immigrati e, tra questi, il 23% vive in Italia da almeno 20 anni, in molti casi ha un regolare permesso di soggiorno ma si trova in condizioni di disagio a causa della perdita del lavoro. Una situazione di emergenza segnalata anche dalle associazioni che si occupano di bisognosi, che hanno partecipato alla presentazione del rapporto. "Incontriamo sempre più famiglie in condizioni di difficoltà - ha detto Alberto Fedeli, della onlus Una casa per Pollicino di Cerro Maggiore (Milano) - più che dare sostegno economico cerchiamo di costruire relazioni tra famiglie per abbattere la solitudine, offrire servizi come il doposcuola o percorsi di sostegno".
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