sabato 11 gennaio 2014
Saranno gli unici in Italia a sperimentare, nell'ambito di un progetto pilota a livello nazionale, modelli innovativi di occupabilità e selezione, attraverso le nuove forme di comunicazione digitale.
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I Centri per l'impiego della Provincia di Potenza saranno gli unici in Italia a sperimentare, nell'ambito di un progetto pilota a livello nazionale, modelli innovativi di occupabilità e selezione, attraverso i social network e le nuove forme di comunicazione digitale. La Provincia ha sottoscritto con il Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, ingegneria elettronica e matematica applicata (Diem) dell'Università di Salerno, la società Exo ricerca di Potenza e il Moma Spa di Salerno un protocollo d'intesa finalizzato proprio all'applicazione di tali modelli nell'ambito del progetto Siret, Sistema integrato di recruiting e training. "Già da tempo -ha sottolineato il presidente dell'amministrazione provinciale di Potenza, Piero Lacorazza - stiamo lavorando a innovare ruolo e funzione dei Centri per l'impiego, trasformandoli dai vecchi uffici di collocamento in punti di snodo cruciali per i patti formativi locali, in grado di far incontrare domanda e offerta di lavoro, variabili complesse in continua evoluzione. Con lo sviluppo dei servizi on line, a oggi sono oltre 10mila gli utenti che vi accedono come con l'imminente implementazione dei touch screen e degli access point, abbiamo voluto rendere più virtuoso il rapporto tra istituzione e rete, avvicinandoci ai cittadini, agevolandone l'utilizzo dei servizi, dematerializzando e rendendo sempre più trasparente l'azione amministrativa, con un risparmio di costi, tempo ed emissioni di Co2". "Con il progetto Siret - precisa Lacorazza - compiamo ulteriori passi sulla strada dell'innovazione. Ciò aiuterà a rendere il servizio dei Centri per l'impiego dinamico e a monitorare offerte e opportunità anche in vista delle scelte da compiere per la programmazione europea 2014-2020. Risorse rilevanti che unite a quelle derivanti dalle royalty potranno, se ben indirizzate, creare nuovi sbocchi occupazionali. Per essere pronti a questa sfida è necessario che le filiere, quella della formazione e quella delle imprese e del mercato del lavoro, si parlino sempre di più, superando la distanza che finora è stata un punto di debolezza dell'intero sistema". "In una fase di grande confusione per le sorti delle Province - sostiene l'assessore provinciale alla Formazione, Vitantonio Rossi - abbiamo costruito servizi speculari alle esigenze delle comunità. I centri per l'impiego, sebbene sottodimensionati rispetto ai livelli europei, sono stati adeguati dal punto di vista dell'innovazione e delle tecnologie, acquisendo un valore assoluto che costituirà un capitale anche in futuro, indipendentemente dall'ente a cui queste strutture faranno capo".
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