mercoledì 4 gennaio 2017
Le risorse ammontano a circa 1,5 miliardi, raddoppiando la disponibilità finanziaria (750 milioni) prevista nel 2016 per il Sia, Sostegno all’inclusione attiva
Poletti: lotta alla povertà è priorità assoluta
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«Il governo, sulla scorta del lavoro già avviato dal precedente esecutivo, considera una priorità assoluta l’impegno per l’attuazione di una misura universale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Per questo considera apprezzabile ogni iniziativa del Parlamento che vada nella direzione di renderla rapidamente attuabile ed è pronto a sostenerla. Peraltro, come previsto dalla legge di bilancio 2017, in queste settimane il ministero sta predisponendo un nuovo decreto che rinnova e dà continuità al Sia ampliandone i beneficiari, in modo tale da rendere comunque utilizzabili tutte le risorse previste per il 2017». È quanto afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti.

Le risorse destinate alla lotta alla povertà già ammontano, per il 2017, a circa 1,5 miliardi, raddoppiando la disponibilità finanziaria (750 milioni) prevista nel 2016 per il Sia, Sostegno all’inclusione attiva, e anticipando, di fatto, l’entità di risorse già prevista per il 2018. Infatti, la dotazione strutturale di un miliardo, prevista dal Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale istituito con la legge di Stabilità 2016, è stata incrementata di 150 milioni con l’ultima legge di bilancio. A queste risorse potranno inoltre aggiungersi quelle non ancora impegnate per l’attuazione del Sia, una misura “ponte”, attiva da settembre dello scorso anno, in vista della realizzazione del Reddito di Inclusione, concepito come una misura universale di contrasto alla povertà basata su un sostegno economico condizionato all'attivazione di percorsi verso l’autonomia, sostenuti da servizi personalizzati e da una rete integrata di interventi individuati dai servizi sociali in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole e con i soggetti del terzo settore e di tutta la comunità.

Per rendere più efficace questa attività di presa in carico e di attivazione dei nuclei familiari beneficiari del Sia, nel 2016 è stato inoltre finanziato, con quasi 500 milioni, un avviso pubblico rivolto ai Comuni per la realizzazione di interventi volti a rafforzare la rete dei servizi in tutte le regioni.

Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sta ora predisponendo un decreto ministeriale, che sarà efficace a partire da marzo, per consentire la concreta utilizzazione di tutte queste risorse e per ridefinire, sulla scorta dell’esperienza già realizzata con il Sia, i criteri di accesso alla misura - che privilegiano le famiglie con figli minori o disabili o con una donna in stato di gravidanza - allo scopo di ampliare la platea dei beneficiari in ragione dell’aumentata disponibilità di risorse. L’obiettivo è quello di raggiungere, nel 2017, circa 400mila famiglie, con 800mila minori e oltre un milione e mezzo di persone.

Il lavoro di definizione dei contenuti del decreto, con la finalità di rendere questa fase di transizione la più vicina possibile alle caratteristiche del Reddito di Inclusione, viene sviluppato attraverso un confronto con le Regioni, che hanno partecipato a un incontro svoltosi il 21 dicembre scorso, e con l’Alleanza contro la povertà, che verrà invitata a una riunione nei prossimi giorni.

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