sabato 28 novembre 2020
L'appello di Vacondio: il Parlamento posticipi le due imposte
Plastic e sugar tax, proposta di emendamenti
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"Le limitazioni delle vendite dovute al lockdown e la chiusura del canale Horeca sono condizioni che inevitabilmente porteranno a un ritardo nella ripresa e nel rilancio dei consumi, avendo già determinato per il comparto del food&beverage una riduzione del 40% del fatturato nel 2020 con la previsione di una contrazione del 25% nel 2021. Non possiamo accettare un'altra mannaia: per questo, abbiamo proposto alcuni emendamenti che speriamo il parlamento recepisca sul rinvio di plastic e sugat tax. Le proposte di emendamento, supportate anche da una lettera ad alcuni ministri, riguardano la necessità di posticipare almeno al 1° gennaio 2022 le due tasse".

È quanto si legge in una nota di Fedealimentare dove il presidente, Ivano Vacondio, analizza la questione delle imposte su plastica e zucchero che, secondo quanto scritto nel Ddl bilancio, dovrebbero entrare in vigore il prossimo 1 luglio 2021. Un tema caro all'associazione che ha ripetutamente ribadito come plastic e sugar tax siano due tasse da abolire totalmente in quanto studiate solo per "fare cassa" dal momento che non sarebbero adeguate per risolvere i problemi di riciclo nel caso della plastica e quelli nutrizionali nel caso dello zucchero. Anzi, secondo Federalimentare andrebbero a gravare pesantemente sulle industrie. L'imposta sulla plastica, secondo l'associazione, colpisce più o meno tutta l'industria alimentare e "farà aumentare mediamente i prezzi al consumo del 10% con punte fino al 60% su prodotti con basso valore aggiunto". Inoltre quando entrerà in vigore "si aggiungerà alla levy tax, la tassa europea sui volumi di plastica non riciclata che sarà introdotta a breve".

La tassa sugli zuccheri per Federalimentare si basa "su un approccio opposto rispetto a quello che l'Italia ha scelto giustamente di far valere nelle battaglie europee contro politiche nutrizionali che discriminano cibi specifici, nella convinzione che ogni alimento possa essere mangiato nella giusta quantità. Tutto questo senza contare che è dimostrato come le tasse siano misure economiche inefficaci nel conseguire livelli più elevati di salute pubblica" sottolinea la nota di Vacondio.

"Ma se la nostra posizione di netta opposizione a queste tasse non può essere presa in considerazione - si legge in conclusione del documento -, crediamo che almeno nella proposta degli emendamenti in relazione alle tempistiche di entrata in vigore delle due imposte, il Parlamento possa ascoltarci. L'operatività della tassa da luglio 2021 obbligherebbe le aziende già in difficoltà a farsi carico entro poco tempo degli aspetti organizzativi e contabili. Le nostre imprese, invece, hanno bisogno di un periodo ben più lungo per adeguarsi a queste misure. Dobbiamo almeno uscire totalmente dalla pandemia e avviarci verso la ripresa, cosa che non succederà prima della fine del 2021".

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