mercoledì 2 marzo 2016
Il settore dà lavoro a circa 150mila persone e, comunque, ha necessità di professionisti e non riesce a trovarli. Soprattutto per impieghi avventizi per il fine settimana, periodo in cui si registra il picco di produzione.
Pizzaioli, almeno 6mila posti vacanti
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In Italia ogni giorno si sfornano circa cinque milioni di pizze per un totale di circa 1,6 miliardi di pizze all’anno. Un vero e proprio record, con numeri che sono in crescita secondo le ultime stime di Fipe, per un settore che dà lavoro a circa 150mila persone e che, comunque, ha necessità di professionisti e non riesce a trovarli. Sarebbero almeno 6mila, infatti, i posti da pizzaiolo vacanti, ma soprattutto per impieghi avventizi per il fine settimana, periodo in cui si registra il picco di produzione. Il mondo della pizza è rappresentato ampiamente a Tirreno Ct, la fiera della ristorazione e dell’ospitalità giunta alla sua XXXVI edizione.E la pizza più buona d’Italia si mangia in Trentino, a Mezzocorona, ed è quella di Graziano Scuri della pizzeria 'Al Caminetto', secondo il responso della giuria tecnica della tappa italiana del Giro Pizza Europa, il concorso internazionale sulla pizza organizzato da Pizza e Pasta Italiana. Al secondo posto Daniel Favero della pizzeria 'Ometto' di Sarzana (La Spezia), seguito da Riccardo La Rosa del ristorante 'La Picea' di Levanto (La Spezia).Il Giro Pizza non è stato l’unico dei concorsi promossi dalle varie associazioni a Tirreno Ct Accademia Pizzaioli, in collaborazione con la rivista 'Ristorazione Italiana', ha promosso infatti il concorso Master Pizza Chef e per la prima volta in Italia 'Pizza senza frontiere' dove a fronteggiarsi sono stati pizzaioli di varie realtà internazionali.La pizza più mangiata è senz’altro la Margherita, nelle varie scelte: semplice o con mozzarella di bufala. Seguono quelle classiche: Prosciutto, Funghi, Capricciosa, Carciofini, Salamino, Tonno, in tutte le loro varianti e versioni. A seguire le pizze senza pomodoro, chiamate in bianco, poi quelle speciali, quelle della casa e quelle locali, caratteristiche e che usano, in particolare, i prodotti tipici del territorio. Negli ultimi tempi sempre più preparate quelle senza glutine. Secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli, sono circa 42 mila i ristoranti-pizzeria, mentre i locali per l’asporto, taglio e domicilio sono circa 21 mila per un totale di almeno oltre 100 mila impiegati fissi nel settore ai quali se ne aggiungono almeno altri 50 mila nel fine settimana. Di questi, 65 mila sono italiani, 20 mila egiziani, oltre 10 mila marocchini.Ogni locale produce e vende giornalmente in media 80 pizze su sei giorni lavorativi e uno di chiusura per riposo settimanale. Di queste, circa la metà, 240 pizze, vengono mangiate fra il sabato e domenica e la restante metà nei 4 giorni feriali rimanenti con una media di 60 pizze al giorno. Il totale delle pizze preparate e vendute in questi locali è poco più di cinque milioni al giorno, moltiplicate per 27 giorni lavorativi porta a 135 milioni di pizze al mese e moltiplicando per 12 mesi porta a un consumo di un miliardo e 620milioni di pizze all’anno considerando sia quelle mangiate presso le pizzerie e Ristoranti-Pizzerie che quelle portate a casa.Il costo medio di una pizza e bibita varia tra i sette e gli 11 euro. Il Centro risulta l’area geografica più cara rispetto a Nord e Sud. Mediamente in Italia le palline per pizza vanno da un peso di 180 a 260 grammi. La maggior parte delle pizze consumate sono quelle basse, senza bordo alto e quindi con un peso che va da 180 a 200 grammi, c’è poi una buona parte che va intorno ai 220 grammi e infine le pizze napoletane attorno ai 260 grammi. Le pizze, cosiddette all’italiana, cioè basse, rappresentano circa il 90% del totale, il 10% è rappresentato dalle pizze napoletane.
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