giovedì 14 gennaio 2016
Siglato un protocollo tra ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (nella foto il ministro Maurizio Martina) e Intesa SanpaoloDieci miliardi di euro di investimenti potenzialmente attivabili e 70mila nuovi posti di lavoro stimati.
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Siglato un protocollo tra ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Intesa Sanpaolo - alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il ministro Maurizio Martina e il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina - finalizzato a dare risposte concrete e specifiche alle aziende dell'agroalimentare sul fronte dell'accesso al credito. L'accordo prevede innanzitutto l'attivazione di un plafond di investimenti dedicato da sei miliardi di euro in tre anni per il finanziamento di imprese e filiere produttive oltre a servizi finanziari ad hoc per le esigenze dell'attività agroalimentare. Dieci miliardi di euro di investimenti potenzialmente attivabili e 70mila nuovi posti di lavoro stimati.Con il protocollo sono inoltre potenziati gli strumenti di garanzia e si istituisce un programma formativo per gli imprenditori agricoli. Attraverso una filiera creditizia dedicata, un team centrale e una rete di specialisti territoriali di Intesa Sanpaolo, con il sostegno del Mipaaf, delle associazioni e degli enti locali, si garantisce poi il supporto finanziario e consulenziale alle imprese agricole."Dopo un 2015 molto positivo - ha dichiarato il ministro Maurizio Martina - l'agroalimentare italiano può ancora accelerare. Vogliamo sostenere la crescita delle imprese e la creazione di nuova occupazione e per questo servono investimenti, credito e un rapporto più semplice tra banche e imprese. L'accordo che presentiamo oggi con Intesa Sanpaolo rappresenta un tassello importante della strategia a sostegno di un settore che si sta dimostrando sempre più centrale per l'economia italiana. È significativo che uno dei principali istituti bancari del Paese metta a disposizione, nei prossimi tre anni, sei miliardi di euro di credito dedicato per le aziende del settore. Un'iniezione di liquidità e fiducia che può contribuire al raggiungimento di obiettivi concreti come l'aumento degli occupati, la crescita dell'internazionalizzazione, il supporto agli investimenti soprattutto sul fronte dell'innovazione e per il ricambio generazionale. Si tratta di un modello di lavoro che rilancia anche la specializzazione del credito agrario e che vorremmo rafforzare ancora, estendendolo nei prossimi mesi ad altri istituti. Il governo continua il suo impegno al fianco delle imprese dell'agroalimentare, dopo aver approvato la legge di Stabilità più agricola degli ultimi anni, con 800 milioni di euro di investimenti del governo e un taglio di tasse di oltre il 25% che non ha precedenti negli ultimi anni ".
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