lunedì 18 settembre 2017
L'Ipo al via il 4 ottobre. Tronchetti Provera: tra due anni lascio, il nome del mio successore è in una busta.
Pirelli torna in Borsa dopo due anni
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"È un evento storico per Pirelli, va in Borsa una start up con 145 anni di vita". Marco Tronchetti Provera, vice-presidente e ad del gruppo ha definito così il ritorno alla quotazione della casa milanese dopo un'assenza di due anni. Il debutto, ha confermato Marco Graffigna di Banca Imi che cura il collocamento dei titoli, è fissato per il 4 ottobre, mentre il prezzo definitivo delle azioni, compreso tra 6,3 e 8,3 euro, sarà fissato il 29 settembre. L'operazione Pirelli, ha detto Graffigna, "è la più grande Ipo in Europa nel 2017" e prevede 350 milioni di azioni in vendita, al 90% rivolte agli investitori istituzionali e il 10% minimo assegnata al retail.

Il road show parte oggi a Milano con successive tappe a Londra, nel resto d'Europa e negli Usa. La quotazione del titolo sarà solo a Milano, "a New York non è prevista, il dual listing porta problemi perché gli scambi si concentrano al 90% su un unico mercato. È meglio essere quotati su un'unica piazza" ha detto Tronchetti. Il gruppo Pirelli avrà un assetto azionario stabile dopo l'Ipo perche "nessuno dei soci ha manifestato l'intenzione di vendere" altre quote ha assicurato il vice presidente. I soci principali ridurranno la quota nell'ambito del collocamento. "La discesa di ChemChina era nei patti, dal 65% avrà il 45-49% secondo l'esercizio della green shoe, Camfin avrà il 10-12%, i russi il 5-6%". I soci cinesi di Pirelli hanno dimostrato "grande rispetto per la governance, per le regole dimercato e per l'italianità del gruppo" ha detto ancora Tronchetti Provera spiegando che "hanno accettato tutte le soluzioni che mettevamo sul tavolo per la governance, hanno fatto un'operazione con pieno rispetto delle regole di mercato, per dimostrare che un'azienda di stato cinese non può interferire con azienda privata italiana ponendosi il limite del rispetto della best practice del mercato, oltre al vincolo della maggioranza del 90% per decidere sullo spostamento tecnologie, e della sede.

La Pirelli che ritorna in Borsa è "un'azienda diversa, proiettata al futuro, focalizzata sul segmento dei pneumatici di alta gamma" e inoltre con meno debito e previsto ritorno al dividendo nel 2019. "Il debito sta rientrando in modo veloce, in rapporto con l'Ebitda era a 5, ora scenderà a 3 volte entro fine anno e a 2 nel 2020. Saremo in condizione di distribuire un dividendo pari al 40% dell'utile nel 2019". Tronchetti ha spiegato che dal perimetro sono usciti i pneumatici per camion, confluiti in una j-v con icinesi, e le attività in Venezuela, Egitto e parte di quelle in Turchia. Per quanto riguarda i prodotti è stato migliorato il portafoglio di omologazione dei modelli presso le case auto. Si punta tutto sui prodotti di alta gamma, che oggi rappresentano il 55% del business ma presto diventeranno il 66%.

Tronchetti Provera ha parlato anche della sua intenzione di lasciare la guida del gruppo. "Lascerò nel 2020, c'è un nome nella busta per chi verrà dopo di me, è all'interno della mia squadra attuale" ha detto. "C'è un nome nella busta sempre - ha detto - l'ho cambiato spesso in passato, ma ora si sta stabilizzando. La mia successione non la vedo come un tema, oggi ho 70 anni, nel 2020 nè avrò 72, sono un numero enorme.Io sarò sempre vicino all'azienda ma la guida le energie e lavisione è necessario che spettino ad altri. Ho un team, una bella squadra che mediamente ha 50 anni, il futuro di Pirelli è in ottime mani; non sono mai riuscito a trovare uno meglio al di fuori dei componenti della mia squadra".

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