giovedì 14 febbraio 2013
​Record negativo per ultimi 20 anni. Scende anche il prodotto interno lordo di Francia e Germania.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Nel 2012 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario, è diminuito del 2,2% rispetto all'anno precedente. Lo comunica l'Istat. Nella Nota di aggiornamento al Def del governo, diffusa a settembre 2012, la stima del Pil era a -2,4%. Il dato diffuso oggi dall'Istat (-2,2%) non è comparabile direttamente con tale stima perché è un dato 'corretto'. Il dato del Pil 2012 che potrà essere comparato con le stime del governo sarà invece diffuso dall'Istat il primo marzo.Nel quarto trimestre del 2012 il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 2,7% nei confronti del quarto trimestre 2011. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del dato corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato.Il quarto trimestre del 2012 è il sesto consecutivo in cui si registra un calo del Pil. Lo comunica l'Istat ricordando che un'analoga situazione (sei trimestri di calo congiunturale consecutivi) si era verificata vent'anni fa, tra il 1992 e il 1993. Il calo congiunturale del Pil nel quarto trimestre 2012 "é la sintesi di diminuzioni del valore aggiunto in tutti i comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi".La variazione acquisita per il 2013 è pari a -1,0%. Lo comunica l'Istat spiegando che si tratta del dato che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno.BCE: ECONOMISTI PRIVATI, CALANO STIME PIL EUROZONA 2013-2014  Riviste al ribasso le stime di crescita nell'eurozona per il 2013 e 2014 dagli economisti delle istituzioni private. Lo scrive la Bce nel Bollettino di febbraio, presentando i risultati della Survey of Professional Forecasters. Le aspettative di crescita del Pil sono state "riviste al ribasso rispetto all'indagine precedente di 0,3 e 0,2 punti percentuali, rispettivamente, e si collocano ora allo 0 e all'1,1%" per il 2013 e per il 2014.IN CALO PIL GERMANIA E FRANCIACome anticipato nelle settimane scorse, la locomotiva della crescita tedesca ha subito una dura battuta d'arresto nel quarto trimestre del 2012. Secondo Eurostat, il Pil della Germania nel periodo ottobre-dicembre dello scorso anno ha subito una contrazione dello 0,6%, contro il +0,2% del trimestre precedente. Su anno, la Germania fa registrare una crescita di appena lo 0,4%. Confermate anche le previsioni negative per la Francia. Nel quarto trimestre del 2012, il Pil ha subito un calo dello 0,3%, dopo il +0,1% del trimestre precedente. Su anno, la Francia fa registrare un segno negativo dello 0,3%.AVVIO DEBOLE PER BORSEPiazza Affari cauta al pari delle altre borse europee dopo i dati deludenti sul Pil arrivati da Germania, Francia e Giappone. Il Ftse Mib, dopo un avvio negativo, avanza dello 0,33% sostenuto da Finmeccanica (+2,27%), dalla Bpm (+2,42%) e Saipem (+1,82%), promossa da Goldman Sachs. Acquisti sulle banche con Mediobanca (+1,68%), Mps (+1,59%) e Banco Popolare (+1,18%) in evidenza mentre migliora lo spread Btp-Bund. Deboli Mediaset (+0,99%), Telecom (-0,71%) e Fiat Industrial (-0,26%). Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco segna 272 punti in avvio degli scambi, sostanzialmente in linea con la chiusura di ieri. Il differenziale quota 4,39%. Euro in calo in avvio degli scambi. La moneta unica quota a 1,34 dollari, indebolita dai ribassi, superiori alle attese, del Pil di Francia e Germania nel quarto trimestre.ASIA POSITIVA CON CONFERMA PIANO BOJ SU ASSET Borse asiatiche positive dopo che la Bank of Japan ha confermato il piano di riacquisto di asset da 100 mila miliardi di yen a sostegno dell'economia e della liquidità dei mercati. Il dato deludente sul Pil giapponese nel quarto trimestre dell'anno (-0,4%) ha spinto gli investitori a scommettere su un rafforzato impegno delle autorità nipponiche nella lotta alla deflazione. Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,5%, Hong Kong 0,78%, Seul dello 0,18% e Sydney dello 0,66%
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: