venerdì 14 novembre 2014
​​I dati Istat indicano una nuova contrazione dell'economia italiana, in calo da tre anni e mezzo, nell'ultimo trimestre del 2014. In Europa c'è aria di ripresa, anche la Grecia torna a crescere.
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​​L'economia italiana continua a contrarsi nel terzo trimestre 2014. Secondo le stime preliminari dell'Istat, il Pil è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% rispetto al terzo trimestre 2013. Dopo tredici trimestri consecutivi di mancata crescita, cioè con una variazione del Pil negativa o pari a zero, l'economia italiana è così tornata ai livelli del 2000. Torna a crescere invece il Pil della Germania, +0,1% dopo la battuta d'arresto dei tre mesi precedenti. E la Francia corre più del previsto con un +0,3%, superiore alle attese. La Grecia invece fa un exploit con un netto 0,7%. In generale, secondo Eurostat, il Pil dell'Eurozona è +0,2%. Su base annua il Pil della zona euro è salito di 0,8% e quello dell'Ue di 1,3%. Unico dato negativo, insieme a quello dell'Italia, è quello di Cipro con un 0,4% in meno. "Che la chiusura d'anno sia con il Pil di segno negativo ce lo aspettavamo, eravamo ormai preparati psicologicamente. I presupposti c'erano già nei mesi scorsi. Speriamo che questo non vada ad impattare sul rimbalzo dell'anno prossimo, che ci sia una riduzione contenuta: 0,3% massimo 0,4% e non più alta" ha detto questa mattina il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ospite a Reggio Emilia per la XXI giornata nazionale OrientaGiovani. "Il vero problema è che non ci sia, oltre al nostro calo, un calo dell'Europa che sarebbe davvero preoccupante", ha aggiunto Squinzi, secondo cui un altro "dato preoccupante" sarebbe "il calo della produzione industriale della Germania". Per l'Aiafm l'associazione che riunisce analisti e consulenti finanziari "la svolta per uscire dalla recessione, resta legata al recupero della domanda interna attraverso misure credibili di stimolo fiscale". L'associazione rileva quindi che "gli sgravi fiscali previsti per famiglie e imprese dal disegno di legge di Stabilità per il 2015 rappresentano un importante passo in avanti per agevolare la ripresa dei consumi privati e degli investimenti". "Con terzo trimestre consecutivo con segno negativo aumenta rischio manovra correttiva entro fine anno" scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
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