martedì 3 maggio 2016
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G iornata altalenante per la Borsa di Milano nella giornata di apertura di settimana. In mattinata Piazza Affari ha oscillato attorno alla parità, ma poi il Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,97%. È stato il peggiore fra gli indici europei, tutti in lieve rialzo (salvo Londra, chiusa per festività). Fin dall’apertura, a pesare sul listino italiano sono state le banche, prima per l’attesa e poi per l’esito della decisione di Borsa italiana, che non ha dato il via libera alla quotazione della Popolare di Vicenza. Subito dopo lo stop all’Ipo, sono state sospese in asta di volatilità Mps, Unicredit e Bpm. Per tutta la giornata, maglia nera è stato il Banco Popolare, che ha chiuso a -7,3%, seguito da Bpm (-6%), Mps (5,5%), Carige (-5,3%), Ubi (-4,9%) e Unicredit (3,6%). Chiusura positiva per Fca (+2,1%), alla luce anche dei dati positivi sulle immatricolazioni diffusi a mercati chiusi, mentre Ferrari ha ceduto lo 0,8% dopo la trimestrale. Fuori dal listino dei principali titoli, buona la performance di Rcs (+4,8%), più che per le indiscrezioni di una contro Opa rispetto all’offerta di scambio di Cairo (-0,7%), per l’idea degli analisti che il titolo valga di più di quanto proposto dall’editore de La7. mercati
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