martedì 10 maggio 2016
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N uova giornata di perdite per la Borsa italiana, ancora appesantita dalle banche. Milano è stata la peggiore piazza europea. L’indice Ftse Mib ha perso lo 0,88%, condividendo il terreno negativo solo con Londra (-0,18%). Sono invece cresciute Francoforte (+1,1%), spinta dal dato di marzo degli ordini di fabbrica, e Atene (+0,7%), nel giorno in cui il 'caso Grecia' è stato al centro dell’Eurogruppo. A trascinare in basso Piazza Affari è stato di nuovo il comparto del credito, con diversi passaggi in asta di volatilità. Banco Popolare è crollata del -8,7% e Bpm del -7%: alla vigilia dei Cda di oggi sui risultati del primo trimestre (e sulla struttura dell’aumento per Verona), i due istituti hanno scontato le previsioni non ottimistiche degli analisti. Giornata pesante anche per Mps, che ha perso il 7,5%, Bper (4,5%) e Ubi (-3,6%). Unicredit ha ceduto il 2,3% anche alla luce della vicenda della Popolare di Vicenza. Male infine Carige (-3,92%) alla vigilia della trimestrale. Seduta di acquisti poi per Ferragamo (+2,3%) e Campari che, dopo i dati della trimestrale, ha guadagnato il 2,9%. Fuori dal settore bancario e dal listino principale, ha corso Rcs (+5,2% a 0,60 euro), dopo che Mediobanca non ha escluso proposte alternative alla Ops di Cairo. L’editore de La 7 ha chiuso in perdita: -0,5% a 4,5 euro. mercati
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