venerdì 29 agosto 2014
​Più di duemila chilometri di test per mettere alla prova la crossover francese: non da Oscar il cambio robotizzato, ma alta qualità d'insieme e bassi consumi
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Tre livelli di allestimenti (Access da 15.100 euro; Active da 16.750; Allure da 18.500), due motori benzina (1.2 VTi 82 CV e 1.6 VTi da 120 CV), un diesel HDi da 1.4 68 CV e un 1.6 HDi proposto nelle potenze di 92 e 115 CV. E’ così composta la gamma della nuova Peugeot 2008, una vettura iscritta nel segmento B ma che, per livelli di tecnologia, di infotainment e di comfort, farebbe la sua bella figura anche nel segmento C. Più di 2.000 km percorsi in lungo e in largo per l’Italia sulla versione 1.2 benzina da 82 Cv con cambio MCP pilotato, infatti, sono stati per noi più che sufficienti per arrivare a questa conclusione.
 
Com'è. L’aspetto più piacevole della crossover francese? Quella di mettersi al volante. Considerazione ovvia forse ma assolutamente veritiera, soprattutto se si considera la posizione di guida che, proprio come nella più piccola 208, sulla 2008 è leggermente rialzata ed è impreziosita non solo dall’ormai collaudatissimo “volantino” multifunzionale, ma anche dal moderno quadro strumenti che permette di tenere sotto controllo le principali informazioni necessaria alla guida. L’abitacolo è spazioso, l’accessibilità è buona così come la visibilità e la qualità dei materiali. Un difetto? I due vani porta-bottiglie che si trovano fra la consolle centrale e la leva del cambio non riescono ad ospitare, nè in altezza nè in larghezza, nessuna… bottiglietta. Ma niente paura: diventano utilissimi come vani porta-oggetti (cellulare, chiavi, portafogli, sigarette etc.).
 
A bordo. Avendo a disposizione l’allestimento top Allure, abbiamo apprezzato anche tutte quelle “chiccherie” d’altra categoria, come le luci di cortesia sui piedi del guidatore e del passeggero, quelle di entrata-uscita dalla vettura apprezzate soprattutto di sera; il rivestimento interno illuminato da Led del tetto; la buona qualità delle plastiche, l’elegante e moderna plancia che ospita il sistema di infotainment Peugeot, intuitivo e ricco di funzioni. Efficace la doppia visualizzazione delle informazioni: le indicazioni del navigatore, per esempio, possono essere visualizzate sia sullo schermo touchscreen da 7”, sia sul display del cruscotto del guidatore. Apprezzabile anche il bagagliaio, molto spazioso, contraddistinto da un copri-pianale estraibile (utile soprattutto quando si caricano grossi valigioni) e dotato di due ripostigli laterali con cinghia di contenimento e una comoda rete ferma-oggetti.
 
Come va. Partiamo dai consumi che, grazie anche al sistema Start&Stop - sul modello da noi provato  è di serie - ci sono apparsi molto parsimoniosi, in particolare in città. Buone anche la silenziosità complessiva della vettura, lo sterzo (lineare e diretto), la tenuta di strada, l’impianto frenante (efficace), le sospensioni (non troppo rigide e contraddistinte da una buona taratura) e l’impianto di raffreddamento (la vettura l’abbiamo testata in estate) che non influisce assolutamente sulle prestazioni del motore. Motore che potrebbe dare di più (lo si intuisce, per esempio, viaggiando in autostrada) ma che, nel suo insieme, viene “frenato” dal cambio MCP robotizzato il quale, effettivamente, ne limita le prestazioni, soprattutto nelle fasi di accelerazione. E’ vero: questo inconveniente lo si può risolvere utilizzando i comandi del cambio al volante ma se abbinato a questo 1.2 ci fosse un vero cambio automatico, beh… sarebbe proprio un bel viaggiare.  
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