giovedì 14 marzo 2019
Una storia di aggregazione sul Delta del Po
Pescatori di Scardovari: la laguna sposa il lavoro
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Da sempre il Delta del Po è un luogo speciale ricco di vita: è una zona umida d’importanza internazionale per l’abbondante ricchezza di biodiversità. Dove l’acqua dolce incontra il mare, il fiume ha formato delle lagune, luogo d’eccellenza per la coltivazione dei molluschi bivalvi quali vongole veraci e mitili. Ricadono nel cuore del Parco regionale del Delta del Po Veneto. Acque esenti da inquinanti, infatti nessuna attività industriale è presente nel territorio. È un ambiente pressoché incontaminato e un ecosistema protetto. Condizioni ideali per il Consorzio cooperativo pescatori di Scardovari: è nato nel 1976, raggruppa 14 coop per 1.450 associati, tra cui 700 donne. Un’entità che favorisce lo sviluppo sostenibile e protegge la diversità biologica e le risorse naturali. Anche se le condizioni di lavoro sono dure, specie nel periodo invernale, i soci del Consorzio le affrontano con serenità. È una storia di aggregazione di persone che vivono, lavorano, producono nel loro territorio in armonia con l’ambiente, seminando, coltivando e raccogliendo i frutti del mare cresciuti nelle lagune allevati nel mare antistante come nel caso dei mitilli. «Il Consorzio Scardovari – spiega il presidente Luigino Marchesini – rappresenta la prima realtà in Italia nel settore della molluschicoltura ed è la prima azienda della provincia di Rovigo per numero di occupati. È per noi motivo di grande vanto l’essere riusciti in anni di grande crisi occupazionale, ad assorbire numerosi lavoratori e soprattutto lavoratrici del mondo rurale». Il punto di forza è offrire molluschi locali, garantendo la qualità della filiera. Un moderno impianto di depurazione e di confezionamento fa in modo che in poche ore i molluschi dal mare raggiungono i mercati italiani assicurandone la freschezza. Grazie al parco automezzi di proprietà si raggiungono anche i principali mercati europei. «La nostra prima grande aspirazione – continua Marchesini – è di incrementare l’occupazione e l’equità socio-economica del nostro territorio. Molti giovani bussano alla ricerca di un posto di lavoro che cerchiamo di accogliere anche se in questi ultimi anni la crisi economica e i problemi nel nostro settore limitano le possibilità». Nel 2013 il Consorzio ha ottenuto la certificazione biologica per la cozza della Sacca di Scardovari, estesa nel 2015 anche alla vongola verace. Nel 2018 ha ottenuto quella per gli allevamenti di mitili in mare aperto di fronte al Delta del Po. Il potenziale produttivo annuale per le vongole veraci è di 100mila quintali, mentre per le cozze è di 60mila. Sabato è in programma l’incontro con il Papa: «Siamo particolarmente felici ed emozionati di poter inviare alcuni nostri rappresentanti all’incontro con Francesco che rimane un riferimento e un faro per affrontare le difficoltà quotidiane. L’esperienza che andremo a vivere sicuramente ci darà una nuova forza e ci preparerà ad affrontare con spirito nuovo le sfide future » .

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