sabato 7 ottobre 2017
Don Regni, parroco del quartiere Sisto dove sorge lo storico stabilimento: resistiamo, l'economia non deve essere contro l'uomo
Un momento della manifestazione di Perugia, con piazza Matteotti strapiena

Un momento della manifestazione di Perugia, con piazza Matteotti strapiena

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Piazza Matteotti a Perugia gremita di lavoratori e cittadini per la manifestazione a difesa del lavoro in tutta la regione, indetta dalle Rsu della Perugina contro i 364 esuberi annunciati da Nestlè. Una manifestazione organizzata per difendere non solo la fabbrica del cioccolato, simbolo del capoluogo umbro, con lo slogan #iodifendolaperugina, ma anche tutte le altre realtà, soprattutto nell'agroalimentare in crisi, dalla Colussi alla ex Novelli. In prima fila, il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, un gruppo di lavoratori licenziati da Nestlè a Parma e Maurizio Landini della Cgil.

Dalle 10.30 sul palco si sono susseguiti gli interventi dei delegati della Perugina e di altre aziende umbre in difficoltà come la Jp-ex Merloni e la Ast di Terni. Hanno parlato anche sindacalisti - presenti le tre principali sigle, Cgil Cisl e Uil - studenti e il parroco di San Sisto, dove si trovalo stabilimento Perugina, don Claudio Regni, da sempre a fianco dei lavoratori che ha portato i saluti del cardinale di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei Gualtiero Bassetti. "Resistiamo, sempre e comunque di fronte ad ogni forma di male. L'impostazione dell'economia come è adesso è un'impostazione malvagia, contro l'uomo. Noi in questa piazza siamo come il giovane Davide che lancia un ciottolo contro Golia".

Bassetti è intervenuto nei giorni scorsi con “un accorato appello a tutte le parti in causa: ai lavoratori, all’azienda e alle istituzioni affinché ciascuno, per la sua parte, si adoperi per favorire un dialogo autentico e una proficua intesa per salvare i posti di lavoro”.

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