martedì 18 febbraio 2014
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I lavoratori dello stabilimento Perugina Nestlè di San Sisto hanno annunciato un pacchetto di otto ore di sciopero dopo che l'azienda ha comunicato la decisione di procedere all'attivazione della cassa integrazione ordinaria per 867 lavoratori. Lo riferiscono, in una nota congiunta, Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil e Rsu  precisando che nelle assemblee in corso i lavoratori chiedono solidarietà e non cassaintegrazione."Siamo consapevoli della gravità della crisi in essere - è detto nella nota - ma siamo altrettanto consapevoli che i suoi effetti sono amplificati oltremodo dalla mancata reazione, attraverso scelte industriali coraggiose e investimenti, da parte del management italiano. Per questo non riteniamo accettabile scaricare in modo superficiale le conseguenze di questa situazione esclusivamente sul salario dei lavoratori, attraverso l'utilizzo di un ammortizzatore passivo e difensivo quale è la cassa integrazione. Il contratto di solidarietà al contrario presuppone un accordo su un piano industriale che va condiviso con i sindacati e con la Rsu. Piano industriale che deve dare una prospettiva seria a fronte della quale i lavoratori possano affrontare i sacrifici che vengono loro richiesti, sapendo sono finalizzati al rilancio della loro fabbrica"."L'atteggiamento di Nestlé e la mancanza di un guida forte a livello di direzione azienda non offrono al momento queste garanzie. Per questo - conclude la nota - dalle assemblee èemersa la volontà di reagire a questa scelta unilaterale con la proclamazione dello stato di agitazione permanente e di un pacchetto di otto ore di sciopero da utilizzare a supporto dellatrattativa".
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