giovedì 7 aprile 2016
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P iazza Affari ieri si è salvata nel finale, in linea con le altre Borse europee sulla scia di Wall Street, in vista della diffusione dei verbali dell’ultimo comitato della Fed. Tra scambi non particolarmente brillanti, per 2,3 miliardi di euro di controvalore, l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,77% a 17.240 punti, con gran parte del listino principale in rialzo. Maglia rosa è stata A2a (+4,26%), che ha svelato il proprio piano industriale al 2020, seguita da Luxottica (+2,74%), rimbalzata dopo alcune sedute negative. A due velocità le banche, con Mps (+2,71%) in allungo seguita da Unicredit (+1,71%) e Intesa (+1,18%). Dif- ficoltà invece per Banco Popolare (-3,38%), congelata anche al ribasso insieme a Bpm (-1,39%), i cui vertici sono al lavoro da giorni per mettere a punto il piano per la fusione. Occhi su Poste Italiane (+1,6%), seguita da Mediobanca (+0,96%) ed Eni (+1,05%), a sua volta preceduta da Snam (+2,13%) e Saipem (+1,94%). Non è andata bene invece a Cnh Industrial (-2,59%) e ad Fca (-1,32%), deboli insieme ai rivali europei dopo i dati sulle vendite di auto in Brasile. Contrastate la Roma (+3,19%) e la Lazio (-4,51%) tra i titoli a media capitalizzazione, fiacca invece la Juventus (-0,23%). Sprint di Rcs (+2,58%), scivolone per Mondadori (-2,71%).
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