martedì 5 aprile 2016
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MILANO Le novità introdotte nell’ultima Legge di Stabilità hanno notevolmente potenziato le agevolazioni fiscali per le aziende che concedono prestazioni e servizi di welfare aziendale (ad esempio asili nido, formazione, mensa, assistenza integrativa socio-sanitaria) inserendoli in contratti e accordi aziendali. In particolare, hanno previsto la detassazione totale (fino a un massimo di 2.500 euro lordi l’anno, per lavoratori con reddito fino a 50mila euro) per i premi di produttività che i dipendenti stessi scelgono di ricevere non in busta paga ma appunto sotto forma di prestazioni di welfare aziendale, che è probabilmente la novità più interessante in prospettiva Pmi. Siamo forse agli inizi di una nuova era, come dire 2.0, per il welfare aziendale nel nostro Paese? Gli operatori del settore registrano segnali in tal senso. «Anche grazie al nuovo regime fiscale introdotto con la Legge di Stabilità, in Italia stiamo assistendo a una straordinaria crescita del settore del welfare in azienda», afferma infatti Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group, che nel 2012 ha dato vita a Welfare Company, società a capitale interamente italiano specializzata in gestione, consulenza e strumenti di welfare aziendale. Proprio oggi Welfare Company annuncia il rilascio della nuova versione di MyWelfare, la piattaforma online per la gestione di piani di welfare aziendale che permette ai dipendenti elevati livelli di personalizzazione basati sulle proprie specifiche esigenze, personali e familiari, e solleva le aziende da tutta una serie di oneri amministrativi e gestionali, col vantaggio ad esempio di una reportistica dematerializzata e gestita direttamente dal sistema. La nuova versione già integra le previsioni della Legge di Stabilità. Inoltre, è stata potenziata con l’inserimento di tutti i servizi che Qui! Group può fornire, dai voucher alle card collegate ai circuiti di sconti (30mila i negozi convenzionati del circuito TornaQui! Sconti). Il 2016 potrebbe essere ancora un anno di transizione, per far andare a regime le novità introdotte. In ogni caso le previsioni per il welfare aziendale sembrano tendere decisamente al bello, per molti motivi: «Offrire servizi ai dipendenti – spiega Fogliani – rende loro più semplice la conciliazione famiglia-lavoro, migliora il clima di lavoro, aumenta la presenza femminile e la produttività. E accresce il potere d’acquisto dei lavoratori, con ricadute positive non solo in termini di benessere personale ma su tutta l’economia ». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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