sabato 9 gennaio 2016
La Fondazione Agnelli di Torino ha analizzato con Eduscopio la posizione lavorativa di 106mila ex-studenti. Oltre la metà ha trovato un’occupazione entro due anni dal termine degli studi superiori.
 Per i diplomati tecnici un lavoro in sette mesi
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Se frequentassi quella scuola in quanto tempo riuscirei a trovare lavoro dopo il diploma? E che tipo di occupazione troverei? Alla vigilia dell’avvio delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico (vedi box), sono (anche) queste le domande che studenti e genitori si pongono in vista della scelta dell’istituto superiore da frequentare. Per sostenere questa delicata fase della vita scolastica dei ragazzi e delle loro famiglie, la Fondazione Giovanni Agnelli ha realizzato il portale Eduscopio lavoro, presentato ieri al Politecnico di Torino. Consultabile all’indirizzo www.eduscopiolavoro.it, il portale presenta una mappa degli istituti tecnici e professionali di Piemonte e Lombardia, realizzata sulla base della capacità delle singole scuole di preparare gli allievi al grande salto nel mondo del lavoro. Dopo questa fase sperimentale, il progetto prevede di allargare lo prospettiva a livello nazionale, come già avviene per Eduscopio.it, iniziativa lanciata lo scorso anno, con lo scopo di “misurare” la capacità delle scuole superiori di preparare agli studi universitari. Proprio il successo di Eduscopio, che ha chiuso il primo anno di attività con 360mila visite e oltre un milione di pagine “cliccate” e, finora, ha realizzato un incremento di visite del 50% rispetto all’anno scorso, ha convinto i promotori ad estendere e integrare l’esperienza, includendo, dopo i licei, gli istituti tecnici e professionali. «Con questo nuovo portale – ha spiegato John Elkann, vicepresidente della Fondazione Giovanni Agnelli – ci rivolgiamo agli studenti che non intendono o non sanno ancora se proseguire all’università, mostrando loro in modo chiaro - località per località, territorio per territorio - le prospettive occupazionali dei diplomati degli istituti tecnici e professionali. È un’importante risorsa in più per aiutare i ragazzi e le loro famiglie a fare in modo informato la scelta migliore». Le fonti principali di EduscopioLavoro sono due: l’Anagrafe nazionale degli studenti del Ministero dell’Istruzione e le Comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro, che descrivono, per ogni lavoratore dipendente, i principali eventi che ne caratterizzano la carriera lavorativa. Tre, invece, gli indicatori fondamentali: la percentuale di diplomati “occupati” (coloro che hanno lavorato per più di sei mesi in due anni), il tempo d’attesa per il primo contratto significativo, la coerenza tra studi fatti e il lavoro svolto. Per le analisi sono stati considerati tutti i diplomati dei corsi diurni degli indirizzi tecnici e professionali delle scuole statali e paritarie di Piemonte e Lombardia del triennio 2009-10, 2010-11 e 2011-12. In totale, sono stati analizzati gli esiti lavorativi di 106.312 diplomati e oltre 700 scuole e indirizzi di studio. Secondo i dati di EduscopioLavoro, oltre la metà dei diplomati tecnici e professionali di Piemonte o Lombardia entra nel mondo del lavoro nei due anni successivi al diploma: circa il 41% ha lavorato per più di sei mesi nel periodo considerato (occupati), il 10% ha svolto lavori più saltuari e frammentari, non superando i sei mesi nel periodo considerato (sottoccupati). Il 10,8% di diplomati ha, invece, alternato o svolto contemporaneamente attività lavorative e di studio universitario, mentre il 20% si è dedicato completamente agli studi universitari, senza alcuna attività lavorativa nello stesso periodo. Nel 18% dei casi, i diplomati non risultano iscritti a corsi universitari né hanno avuto esperienze lavorative di alcun tipo. Infine, in media l’attesa per un contratto significativo, dopo il diploma, è di 205 giorni, quasi sette mesi.
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