giovedì 4 novembre 2021
Dal 1° luglio scorso, per avere il riconoscimento di un anno di contributi utili ai fini pensionistici, sono richiesti 90 contributi giornalieri e non più 120
Più facile la pensione per chi lavora nello spettacolo

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Pensione più facile per gli artisti. Dal 1° luglio, infatti, il lavoratore con 90 giorni di lavoro in un anno (di cui almeno 60 in attività del settore dello spettacolo) matura un anno di contributi utili ai fini della pensione (fino al 30 giugno sono richiesti 120 giorni). La novità è arrivata dal decreto Sostegni-bis, il dl n. 73/2021 convertito dalla legge n. 106/2021, ed è stata illustrata dall’Inps nella circolare n. 163/2021. Integrando il dlgs n. 182/1997 (disciplina pensionistica dei lavoratori dello spettacolo), in particolare, il Sostegni-bis, da una parte, ha esteso l’obbligo assicurativo al «fondo pensione lavoratori spettacolo» (Fpls) a nuove categorie professionali; dall’altra ha modificato, facilitandole, le norme sulle pensioni. Per entrambe le novità, come detto, la decorrenza è stata fissata al 1° luglio 2021.

Una prima novità riguarda la riduzione del requisito dell’annualità di contribuzione, a favore dei lavoratori appartenenti al «Gruppo A» (attori, conduttori, registri, cantanti eccetera) dell’elenco fissato dal dm 15 marzo 2005. In pratica, dal 1° luglio scorso, per avere il riconoscimento di un anno di contributi utili ai fini pensionistici, sono richiesti 90 contributi giornalieri e non più 120. Concorre, a tal fine, anche l’eventuale contribuzione pagata per attività d'insegnamento o di formazione o a carattere promozionale, che sono individuate dlgs n. 182/1997.

Altra novità riguarda i requisiti per la pensione. Dopo le modifiche del Sostegni-bis, è stabilito che il requisito di tipo contributivo «deve riferirsi per almeno due terzi ad effettive prestazioni lavorative svolte nel settore dello spettacolo». La novità, spiega l’Inps, si applica praticamente a tutte le pensioni con decorrenza dal 1° agosto 2021: vecchiaia; invalidità (assegno ordinario d’invalidità, pensione inabilità; assegno ordinario privilegiato invalidità, pensione privilegiata inabilità); superstiti; e anticipata (pensione di anzianità privilegiata). Pertanto, per l’accesso a queste prestazioni, l’anzianità contributiva necessaria per maturare un’annualità di contributi utile per conseguire il diritto alle pensioni, è raggiunta con 90 contributi giornalieri dei quali, almeno i 2/3 (cioè 60 contributi giornalieri), devono riferirsi a effettive prestazioni lavorative nel settore spettacolo, indipendentemente dalla natura, autonoma o subordinata del rapporto di lavoro. La restante contribuzione (ossia 1/3, corrispondente a 30 contributi giornalieri) può riferirsi anche a contributi figurativi, volontari, d’ufficio o riscatto non correlati a periodi di attività lavorativa riconducibile al settore dello spettacolo, versata o accreditata anche ad altre gestioni previdenziali dell’Inps.

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