venerdì 18 luglio 2014
​L'Unione Europea approva una direttiva per accertare patologie respiratorie che generano sonnolenza e provocano 1 incidente su 5
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Giro di vite dell'Unione Europea per la sicurezza stradale: al momento del rilascio o del rinnovo della patente, 500 milioni di europei saranno soggetti a test valutativi su eventuali disturbi respiratori che compromettono il riposo generando sonnolenza diurna e provocando il 22% degli incidenti. È stata infatti approvata una direttiva che impegnagli Stati membri a varare una legge che obblighi i conducenti di auto, moto, furgoni e camion a rispondere a specifiche domande su malattie come l'OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno). In caso di sospetta patologia scatta il rinvio a uno specifico consulto medico: qualora l'esito sia positivo, si potrà comunque guidare un veicolo dimostrando le terapie in corso e la validità della patente varierà tra 2 e3 anni secondo la gravità dei disturbi. "L'Unione Europea ha compiuto un passo importante - dichiara il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani - che garantisce più sicurezza sulle strade attraverso una maggiore consapevolezza degli automobilisti sui propri limiti, favorendo l'accertamento di patologie sottovalutate e spesso ignorate. Da anni ACI sollecita insieme a tante organizzazioni scientifiche il giusto inquadramento di tutti i disturbi fisici che compromettono le capacità di chi è al volante, senza colpevolizzare chi ne è affetto o limitare ingiustamente il diritto alla mobilità degli individui".
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