venerdì 5 dicembre 2014
Secondo l'analisi, oggi le aziende sono chiamate a trovare un punto di equilibrio tra le nuove generazioni di lavoratori e le risorse più mature.
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Da un lato, ci sono schiere di giovani lavoratori, inesperti e desiderosi di imparare che incontrano difficoltà a entrare nel mercato del lavoro. Dall'altro, migliaia di professionisti over 65 depositari di competenze fondamentali per le aziende che, a causa di un innalzamento dell'età pensionabile, restano nel mondo del lavoro più a lungo. Due ingranaggi del mondo del lavoro che difficilmente riescono a interagire tra di loro, separati da una frattura generazionale che rischia di ampliarsi sempre di più. Eppure, l'interazione fra generazioni a lavoro può essere preziosa e il passaggio di consegne strategico per l'azienda. È questo uno dei temi analizzati nell'ultimo numero dell'Hays Journal, pubblicazione firmata dal Gruppo Hays, uno dei più importanti player della selezione specializzata a livello globale.Secondo l'analisi, oggi le aziende sono chiamate a trovare un punto di equilibrio tra le nuove generazioni di lavoratori e le risorse più mature che, grazie ad anni di onorata carriera, rappresentano un patrimonio di saperi e professionalità importanti che, se non adeguatamente mantenuto e tramandato, rischia di andare perduto, compromettendo la competitività dell'azienda stessa. "Per un'azienda, i lavoratori over 65 sono un asset strategico - afferma Carlos Soave, managing director Hays Italia - soprattutto in quei settori dove tecnica e manualità sono pilastri basilari. È quindi fondamentale che le aziende favoriscano processi di trasferimento di competenze dalle figure con maggior expertise alle nuove generazioni di lavoratori. Se il passaggio generazionale viene compiuto con cura e precisione tutti ne possono trarre enormi benefici, a partire dall'azienda stessa, che potrà contare su nuove leve di professionisti istruiti e plasmati dai lavoratori più esperti. I più anziani rafforzeranno la consapevolezza di essere importanti risorse per l'azienda a cui hanno dedicato tanto impegno e professionalità. E, infine, i lavoratori più giovani potranno crescere, imparando dai migliori insegnanti disponibili sul mercato".  Ma, accanto a processi di trasferimento formali e istituzionalizzati, è possibile ipotizzare un 'passaggio di consegne' più pratico? E come? Ecco i quattro suggerimenti di Hays ai giovani lavoratori affinché, con il tempo, possano trasformarsi in risorse fondamentali per la loro azienda.Individuate il vostro mentore. Per fare carriera, bisogna conoscere 'i trucchi' del mestiere. È quindi importante individuare un collega - non necessariamente il proprio capo - dotato di grande esperienza a cui ispirarsi.Fate domande. I professionisti più esperti possono contare su un solido bagaglio di esperienze. Le nuove generazioni non devono avere il timore di chiedere chiarimenti per sviluppare le proprie capacità e competenze.Fate vostri gli asset invisibili. L'aver trascorso tanti anni all'interno di un'azienda rende alcuni lavoratori depositari di un sapere informale indispensabile (per esempio, vision dell'azienda, relazione con i colleghi, organizzazione flussi di lavoro). Solo attraverso uno scambio continuo di informazioni, idee e opinioni, anche i più giovani potranno imparare a conoscere e interpretare quel patrimonio 'astrattò, fondamentale per la propria crescita aziendale.Sfruttate il gap generazionale. Ci sono molti settori in cui gran parte della forza lavoro andrà in pensione nei prossimi anni, creando un vero e proprio vuoto di competenze. Individuati quali saranno i comparti più a rischio, è necessario affiancare un professionista con un forte know how, per imparare da lui quali sono le conoscenze tecniche di cui il settore non può assolutamente fare a meno. In questo modo, anche i giovani professionisti possono trasformarsi in una risorsa preziosa e indispensabile per quelle aziende che si trovano nel mezzo di un gap generazionale.
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