lunedì 19 ottobre 2020
Dall'assemblea Ania la richiesta di una riforma del settore. 2,6 milioni di veicoli non pagano il premio
Pagare tutti per pagare meno
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Il problema è sempre lo stesso, pagare tutti per pagare meno. Le compagnie assicurative chiedono "una riforma strutturale dell’impianto normativo dell’assicurazione auto, con l’obiettivo di ridurne ulteriormente il costo complessivo per la collettività, unica strada per ridurre i prezzi, favorendo comportamenti virtuosi ed evitando costi non necessari". Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, associazione delle imprese di settore, nella relazione all’assemblea annuale, ha affrontato i problemi della Rc auto, che durante il lockdown ha visto la raccolta scendere dell’11,5%. Con il ritorno alla normalità i premi sono diminuiti di oltre il 5% e altrettanto è stato per il premio medio per veicolo. L’andamento, sottolinea il presidente, "ha riflesso la decisione, annunciata dalle compagnie, di agevolare gli assicurati che non avevano utilizzato il veicolo durante il lockdown”. Infatti la frequenza sinistri era assai diminuita durante chiusura per risalire in estate verso i valori 2019. “In linea con quanto avviene in altri Paesi europei, tra i primi interventi per raggiungere l’obiettivo si potrebbe standardizzare e calmierare la dinamica di crescita (oltre il 45% dal 2009) dei risarcimenti medi per lesioni gravi, sopra i nove punti di invalidità”, spiega.

Il problema delle truffe

E resta irrisolta la questione delle truffe: si dovrebbe anticipare il progetto per la costituzione di un Osservatorio Antifrode che, sfruttando le nuove tecnologie e i sistemi di analisi avanzata, dovrebbe facilitare l’identificazione dei casi a rischio e contrastarle. Secondo Farina, “bisognerebbe contrastare attivamente il fenomeno di chi guida senza assicurazione: si stima che circa 2,6 milioni di veicoli circolino senza pagare il premio, mettendo a rischio gli altri cittadini e causando sinistri che alla fine sono sostenuti dalla collettività”. Anche in questo caso si tratta di “individuare sfruttando le nuove tecnologie e la diffusione delle telecamere, i proprietari delle auto registrate ma non assicurate e prevedere efficaci sanzioni”.

Rivedere il bonus-malus

Infine la richiesta di una revisione del sistema di bonus-malus, il quale dovrebbe essere "più sostenibile" e adeguarsi a una realtà di frequenza sinistri profondamente cambiata. Andrebbero differenziate le regole in base alla tipologia del sinistro causato, in modo “che un piccolo graffio in un parcheggio non conti come un sinistro con lesioni gravi".

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