lunedì 6 febbraio 2017
Signorini, vicedirettore di Via Nazionale: «Ambiente e clima tra le sfide maggiori che abbiamo di fronte». Serve assicurazione anticatastrofi, oggi coperto solo l'1% delle case
Padoan: lo sviluppo sostenibile sarà al centro del G7
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La crescita sostenibile e la crescita inclusiva saranno tra i temi al centro del G7 di maggio a presidenza italiana. Lo ha assicurato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo alla presentazione del Rapporto del Dialogo nazionale per la finanza sostenibile (lanciato nel febbraio 2016 nell'ambito degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu e dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici). «Muoversi verso lo sviluppo sostenibile è una riforma strutturale - ha detto il ministro - e per riforma strutturale intendo qualcosa che è in grado di cambiare i comportamenti, dei mercati e degli stakeholder, e quindi dà risultati. Solo cambiando i comportamenti si ottengono risultati sfidanti». E i cambiamenti dei comportamenti, ha proseguito, si ottengono cambiando gli incentivi, regolatori e fiscali, «è qui che interviene lo Stato».

Per il vice direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, queste tematiche hanno un impatto crescente e molto forte anche per il sistema finanziario ed economico. «Le questioni ambientali e il cambiamento climatico in particolare sono tra le sfide maggiori che abbiamo di fronte - ha affermato -. Il 2015 a livello globale è stato l'anno più caldo dal 1880: dal 1986 si sono verificate diverse anomalie nella temperatura mondiale e gli anni successivi al 2000 sono stati i più caldi. L'Italia non ha fatto eccezione. La media della temperatura nel 2015 è stata la più alta dal 1961. Il cambiamento climatico può esacerbare la naturale fragilità del nostro Paese. Con le sue caratteristiche geologiche e geomorfologiche, l'Italia è particolarmente suscettibile all'instabilità idrogeologica e l'impatto del clima è spesso amplificato dalle attività dell'uomo».

Sul fronte dei rischi fisici (quelli che provocano danni alla proprietà delle persone o interruzione di attività commerciali) c'è da sottolineare l'esposizione di famiglie e imprese agli eventi idrogeologici come alluvioni e frane. «Tra il 2009 e il 2011 - ha aggiunto Signorini - in Italia ci sono stati in media 82 eventi ogni anno, che hanno colpito più di 2,3 milioni di persone, con danni stimati pari a circa 2,7 miliardi all'anno. Secondo i dati più recenti il 15,2% della popolazione e il 18,3% delle imprese sono esposti al rischio alluvione perché il 3,2% e il 3,4%, rispettivamente, si trovano in aree classificate "ad alto rischio"».

I costi delle alluvioni del 2015 - ha evidenziato il vice direttore della Banca d'Italia - «ammontano a circa 3,1 miliardi di euro, la maggior parte dei quali non coperti da assicurazione. Sebbene un terzo della popolazione italiana viva in aree sismiche, meno dell'1% delle case sono coperte da un'assicurazione privata. Recentemente ho suggerito che un modo per mitigare i rischi è proprio quello di promuovere una
copertura assicurativa a famiglie e imprese dando incentivi per ridurre i rischi fisici» e per questo occorre favorire «qualche tipo di integrazione fra settore pubblico e privato».

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