martedì 18 novembre 2014
​Arriverà lunedì, ma Padoan avvisa: sono stufo di sentirmi dire dai colleghi ministri che che dicono all'Italia che dobbiamo dimostrare che i soldi li sappiamo spendere e non chiedere soldi alla Ue
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La legge di stabilità verso la prova della verità, almeno quella europea. I giudizi della Commissione Ue sulle leggi di stabilità arriveranno lunedì. "Mi aspetto che sarà riconosciuto lo sforzo anche qualitativo" sul bilancio e "sulle riforme strutturali", spiega il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo a chi gli chiede se ci sia preoccupazione per l'imminente giudizio Ue sulla manovra, sottolineando "la forte complementarietà fra riforme e legge di Stabilità". "La legge di stabilità coniuga il consolidamento di finanza pubblica e la crescita. È possibile fare una politica di finanza pubblica sostenibile sostenendo la crescita, il problema è di composizione - dice ancora Padoan -. Prima di chiederci se i soldi bastano bisogna chiedersi se vanno nel posto giusto. Io sono abbastanza stufo di sentirmi dire da eminenti colleghi ministri che si rivolgono all'Italia dicendoci che dobbiamo dimostrare che i soldi li sappiamo spendere e non chiedere soldi alla Ue". La legge di Stabilità contiene diverse misure "che possono contribuire alla ripresa degli investimenti, questo nel ben noto vincolo di bilancio che non solo rispettiamo ma rafforziamo", ha inoltre sottolineato il ministro dell'Economia, ricordando anche che il tema degli investimenti è stato messo "al centro del dibattito da quando l'Italia ha la presidenza del semestre Ue, prima che il piano Juncker fosse annunciato" e in questo "il governo italiano è stato anticipatore". Ora, ha aggiunto, si attende il piano "che dobbiamo ancora vedere, visto che non è stato reso pubblico neanche ai governi".
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